ASCOLI PICENO – Utilizzavano la chat del noto programma “Messenger” come piazza virtuale di spaccio, dove potersi cioè incontrare e darsi appuntamento senza essere intercettati. Da qui la denominazione di “Messenger” per l’operazione antidroga portata a termine dalla Squadra mobile di Ascoli Piceno sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Ancona (sostituto procuratore Franco Venarucci) e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno (sostituti procuratori Ettore Picardi e Umberto Monti), che ha portato alla denuncia di 13 persone, di cui tre minorenni, e alla segnalazione di altri 25 consumatori tra cui molti di età giovanissima.

Il tutto è partito dalla denuncia effettuata alla fine del 2007 da parte dei genitori di un ragazzo di 14 anni i quali, insospettiti dalla mancanza di denaro e di oggetti di valore, hanno scoperto sul suo telefonino un filmato in cui veniva ripreso il figlio nell’atto di sniffare cocaina ed erano anche visibili teschi e altri simboli macabri riconducibili alla cultura “emo”, un movimento musicale e culturale diffuso tra i giovanissimi che, nelle forme più estreme, viene considerato inneggiante all’uso di droghe e all’autodistruzione.

Il giovane ha poi confessato agli inquirenti di essere stato “iniziato” a questa cultura da un ragazzo di diciassette anni conosciuto sulla famosa chat “Messenger”, attraverso la quale veniva spinto all’uso di sostanze stupefacenti e al furto di oggetti preziosi per ricavarsi il denaro necessario all’acquisto di tali sostanze. La vendita dei gioielli avveniva nella gioielleria Napolitano, in via della Fortezza, ora sottoposta a sequestro preventivo su disposizione del Gip del Tribunale di Ascoli, mentre i titolari (madre e due figli) sono accusati di ricettazione.

Ma le intercettazioni telefoniche e i numerosi pedinamenti da parte della Squadra Mobile hanno fatto emergere anche altre situazioni. La prima riguarda un giro di spaccio e di consumo di stupefacenti che faceva capo al diciassettenne “promotore” della cultura emo, il quale aveva a disposizione una abitazione nel centro storico utilizzata per festini a base di droga, sesso e alcol ai quali prendevano parte numerosi giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni. Nelle indagini si è monitorata un’intensa e fitta rete di rapporti tra circa un centinaio di teen-ager locali, purtroppo spesso finalizzati allo spaccio ed al consumo di stupefacenti.
Poi c’è stata l’identificazione di alcuni maggiorenni che fornivano droga ai ragazzi più giovani, tutti residenti nei comuni di Ascoli e Folignano. In questo secondo filone di indagine sono state indagate sette persone: S.F. 42 enne di Folignano, C.C. 40 enne di Ascoli, C.L. 27 enne di Folignano, A.F. 19 enne di Ascoli Piceno, T.C. 21 enne di Ascoli Piceno, D.M.S. 20 enne di Ascoli Piceno, T.G. 19 enne di Ascoli Piceno. E’ emerso, inoltre, che anche l’abitazione di quest’ultimo veniva utilizzata come luogo di ritrovo per consumare in gruppo vari tipi di droghe.
Nel corso delle attività investigative sono stati ascoltati molti ragazzi che hanno confermato il consumo di droghe di vario genere come marijuana, hashish, cocaina, eroina e droghe sintetiche, il furto di oggetti di valore e la vendita di questi presso la stessa gioielleria.

«Si è assistito a scene di disperazione e di dolore da parte dei genitori, ignari e esterrefatti alla scoperta di tali situazioni», afferma il capo della squadra mobile Pierfrancesco Muriana nel corso della conferenza stampa di martedì mattina. «Ma c’è stata piena collaborazione sia da parte dei familiari che dei ragazzi. Ciò che si evidenzia da queste indagini è uno spostamento nelle fasce più giovani dell’età soggetta all’uso continuativo di droghe, oltre che l’intensificarsi dei fenomeni di poliassunzione di droghe diverse. Molti giovani vengono in qualche modo “manipolati” da ragazzi più grandi. Altro dato significativo è l’uso di droghe di diverso genere. Emerge una trasversalità sociale delle famiglie, non c’è una tipologia maggiormente rappresentata, ci sono famiglie di ogni tipo.»