SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lavorare prodotti vegetali implica un consumo costante di enormi quantità di acqua. Per agevolare la ripresa dell’agroindustria sambenedettese, è necessario rivedere il sistema di tariffazione del consumo idrico, in modo da contenere questa voce di costo e dare respiro a un settore industriale che per sua natura non offre elevati valori aggiunti.
Questo è stato il tema dell’incontro avvenuto in Comune giovedì mattina fra il sindaco Giovanni Gaspari e gli amministratori di Ortofrost (la ex Foodinvest, a sua volta ex Surgela) Vincenzo Ciulla e della ProMarche (ex Copop) Luigi Falco, presenti a nome dell’intero settore. Il Comune, in quanto socio della Ciip, la società che gestisce il ciclo idrico, può avere voce in capitolo nella revisione delle tabelle tariffarie o quantomeno nella revisione delle fasce di consumo annuale che danno diritto ad agevolazioni.
«Mi farò promotore di un incontro fra Comune di San Benedetto, Provincia, Ciip e Autorità d’Ambito idrico. Se riusciamo ad ottenere questo abbassamento delle tariffe, la condizione ovvia sarà che i risparmi ottenuti dalle aziende agroindustriali dovranno poi essere reinvestiti nell’impianto produttivo», afferma il sindaco dopo l’incontro.
Argomento dell’incontro con Ciulla e Falco, riferisce Gaspari, è stata anche la produzione di energia in loco, ovvero la predisposizione nelle aziende di mini impianti per la produzione energetica alternativa tramite cogenerazione o fotovoltaico.
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Lancio un'idea a questi imprenditori; perchè non avvalersi di oportuni sistemi per il recupero dell'acqua usata che possano filtrarla e sterilizzarla in modo tale da risparmiare l'acqua effettivamente consumata???