SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La presentazione del nuovo spot televisivo per incentivare la raccolta differenziata è l’occasione per fare un bilancio di questi primi mesi della fase “spinta”, con la raccolta dell’umido e la raccolta porta a porta di carta e multimateriale (plastica, vetro, lattine).
Secondo i dati esposti dall’assessore all’Ambiente Paolo Canducci e dai vertici di Picenambiente Federico Olivieri e Leonardo Collina, attualmente la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti solidi urbani a San Benedetto ammonta al 37%. Un bel passo in avanti rispetto al dato registrato a settembre 2008 (24%).
«Le nostre stime – dicono Canducci e Collina – ci portano a ritenere che il 31 dicembre potremo registrare una percentuale del 40% circa. Ricordiamo che, per quantità di rifiuti pro capite, e dato l’afflusso dei turisti estivi, San Benedetto produce rifiuti come una cittadina di 80mila abitanti».
«Per agosto 2009, con tutti i nuovi sistemi a pieno regime, contiamo di raggiungere il 50%», ha aggiunto Canducci.
GABBIANELLE Il sistema di raccolta a ore stabilite di fronte ai “totem” in un perimetro di vie del centro, con la contestuale eliminazione dei cassonetti, per l’amministrazione è un successo. Non ci sono allarmismi da fare, ribadisce Canducci, perché coloro che non possono conferire i sacchetti negli orari stabiliti hanno a disposizione i cassonetti tradizionali appena al di fuori della zona “Gabbianelle”. «E non ci risulta che quei cassonetti siano stracolmi e traboccanti, non li vediamo tali e non abbiamo ricevuto segnalazioni in merito», dice l’assessore.
CHE FINE FANNO I RIFIUTI DIFFERENZIATI Molti cittadini hanno la legittima curiosità di conoscere il ciclo completo dei rifiuti una volta che vengono separati. Se come noto l’indifferenziato finisce sotto terra nella discarica di Relluce, alle porte di Ascoli, l’umido viene conferito nell’unico impianto di compostaggio per la produzione di concime, che si trova a Fermo. Le istituzioni cittadine invitano Provincia, Comune di Ascoli e Regione a ripristinare l’impianto di compostaggio che si trova a Relluce, il quale se funzionante produrrebbe risparmi economici sia per la distanza ridotta rispetto a Fermo sia per le tariffe più basse dell’impianto di Relluce.
Che fine fanno carta e altri materiali? Picenambiente e Comune assicurano: «Sul prossimo Bollettino Ufficiale Municipale, oltre a ripubblicare l’Ecobolario, daremo informazioni sul ciclo dei rifiuti. Comunque i materiali vengono conferiti al nostro impianto di Pagliare del Tronto, dove vengono selezionati e poi conferiti ai vari consorzi per il riciclaggio». (vedi link di filmato su youtube a cura del comitato di quartiere Sant’Antonio).
LA CAMPAGNA “IO RICICLO” Le tv locali stanno per iniziare la messa in onda dello spot girato dal regista sambenedettese Rovero Impiglia, con attori non professionisti e i bimbi della sezione F della scuola materna “Togliatti”. Andrà in onda anche al multiplex Città delle Stelle di Castel di Lama.
Lo spot è l’ultima parte della campagna di comunicazione a tutto campo commissionata dal Comune all’agenzia di comunicazione Sceverti.
Comunicazione istituzionale, gadget, i totem per le “Gabbianelle” con materiali di riciclo, la fonica e gli ecobolari, tutti con l’ormai familiare Gabbiano Jonathan e il motto tormentone “Io riciclo”. Una campagna costata al Comune 30mila euro, 9000 dei quali per l’acquisto degli spazi pubblicitari. «Una cifra piccola, se pensiamo che il Comune di San Benedetto spende ogni anno quasi nove milioni di euro per il ciclo dei rifiuti e l’igiene urbana», chiosa Canducci.
fra i documenti allegati, i grafici sull’andamento temporale delle percentuali di differenziata negli ultimi mesi
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A mio avviso bastava semplicemente sostituire via via tutti i cassonetti della città con quelli interrati così non si aveva bisogno di uomini e mezzi che costano alla collettività, l'estetica ne avrebbe tratto vantaggio e non si sarebbero visti tutti quei sacchi colorati sparsi stile Napoli di qualche mese fa lungo le strade. La raccolta porta a porta è costosissima rispetto ai bidoni interrati. Ce n'era proprio bisogno? Io credo che si poteva risparmiare in maniera sostanziosa…
I tre bidoni interrati di via Mentana sono costati, nel 2002, circa 180.000 euro ed una manutenzione costante mensile pari a 1.500 euro !! Provate poi a chiedere agli abitanti di quella zona se ne sentono la mancanza, io credo proprio di no.
Io invece penso che il successo della raccolta differenziata sia una delle pochissime cose realmente benriuscite e spendibili di questa amministrazione. La raccolta differenziata è un bene "direttamente", perchè permette sostanziosi risparmi sul conferimenti in discarica, minori necessità di smaltimento, recupero dei materiali, minor inquinamento; e anche perchè (e forse soprattutto) aiuta a cambiare la mentalità del "consumo illimitato", che tanti danni ha fatto negli ultimi decenni. Certo, rimane la contraddizione di fondo per cui si fa la differenziata e poi si rivendica una discarica al porto come "un successo" e "un'opportunità"; ma questo pur grave atteggiamento non cancella il… Leggi il resto »
In Italia ogni anno produciamo 550 Kg a testa di rifiuti, una quantità che non sappiamo più dove mettere. Ci stanno imponendo gli inceneritori dicendoci che sono sicuri. In realtà destano grande preoccupazione non solo per la CO2, ma anche per le polveri sottili. Queste nanoparticelle raggiungono gli alveoli e quindi la circolazione sanguigna attraverso la quale si disseminano in tutto l'organismo provocando alterazioni e tumori. LA PRIMA REGOLA DEL RICICLARE E' DIMINUIRE LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI. La produzione di una tonnellata di carta "vergine" necessita di 15 alberi (nessuno per la riciclata), 440.000 litri di acqua (solo 1.800 per… Leggi il resto »
Sorvolando le parole di Canducci, sorge una domanda legittima di molti cittadini:
I soldi ricavati dal materiale riciclato in quali tasche va a finire? Nelle casse comunali, affinché possa essere rinvestito a favore della cittadinanza, oppure deviati in altre vie per ingrassare alcuni?
Marinucci dice :
I tre bidoni interrati di via Mentana sono costati, nel 2002, circa 180.000 euro ed una manutenzione costante mensile pari a 1.500 euro !! Provate poi a chiedere agli abitanti di quella zona se ne sentono la mancanza, io credo proprio di no.
Di solito ti contesto .. adesso hai illuminato la platea..
qualcuno ci ha guadagnato carissimo Marinucci, stanne certo.
Vedendo i grafici non si può che dire: complimenti e andate avanti!
Avete mai provato a calcolare i rifiuti che vengono prodotti dagli UOMINI e quelli che vengono prodotti dalle DONNE?
Basta controllare il cestino della spesa nei supermercati degli uomini single e quelli delle donne single.
La differenza è impressionante!
Sono assolutamente a favore della raccolta differenziata però il problema sollevato da Diablo l''ho notato anche io; spesso la raccolta porta a porta crea situazioni di indecenza (sia ben chiaro capita anche a Milano…). Chiedere un ulteriore sforzo ai cittadini di mettere la differenziata in dei cassonetti anche non interrati sparsi per la città in maniera capillare mi sembra fattibile ed anche economicamente meno oneroso. Poi detta in soldoni: una volta scesi in strada per depositare i sacchi non mi pare tanto chiedere di fare 30 m per metterli dentro un cassonetto; almeno non schifiamo i nostri turisti spesso già… Leggi il resto »
L'obiezione di Alessandro è sensata. Anche a me è capitato di vedere zone del centro invase dall'immondizia in orari "di punta" serali. Però la cosa potrebbe essere risolta probabilmente con due interventi: il primo, quello repressivo, con una maggiore presenza di vigili; il secondo, invece, di contenimento, lasciando in giro una gabbianella fino a notte fonda, in modo da poter risolvere eventuali situazioni di sporco si venissero a creare. Non so se la cosa è fattibile, ma è una proposta che lancio.
per chi cheide cosa fanno i soldi ricavati dalla vendita dei materiaii riciclati, a risposta è che i soldi, cosa assai natuirale, finiscono nelle casse della Picenambienter Spa, cjhe li riutilizza per la normale amministrazione aziendale. io vorrei dire che non ci sono miolte altre cose che possiamo fare per migliorare il nostro ambiente se alla base manca la cosa fondamentale: L'EDUCAZIONE. non possiamo pretendere che la Picenambiente venga dentro le nostre case e ci sciacqui le bottiglie di pelati prima di metterle nel sacchetto dei rifiuti. Solo se i cittadini e soprattutto i bambini ( sono loro il fututo,… Leggi il resto »
L'emergenza rifiuti in Sicilia e Campania che le TV e i giornali nascondono ad hoc, dovrebbe far riflettere e soprassedere a qualche piccolo disagio dovuto al nuovo sistema di raccolta differenziata. E' notizia di oggi Palermo è soffocata dai rifiuti, riesplode l'esasperazione dei cittadini e tornano i roghi. Trenta incendi sono stati appiccati la notte scorsa a cassonetti e a cumuli di pattume che marcisconono praticamente in tutta la città. Vi sono quartieri, come Partanna, Mondello e Bonagia, dove da oltre dieci giorni non viene effettuata la raccolta a causa delle continue difficoltà dell'azienda comunale Amia che non riesce a… Leggi il resto »