SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuova fase per la Riserva Naturale Regionale Sentina. Sembrerebbe infatti essersi aperta una collaborazione tra le amministrazioni di San Benedetto del Tronto e di Ascoli Piceno, quest’ultima proprietaria del 70% dell’area, con lo scopo di valorizzare in maniera naturalistica la Riserva.
Le due amministrazioni faranno partecipare la “Riserva Sentina” al bando europeo “Life+” con un progetto di ripristino della zona umida costiera.
Il valore complessivo del progetto è di 1.200.000 euro e avrà come obiettivo quello di ricostituire quei laghetti che nel tempo sono stati oggetto di scempi e bonifiche. Vivo apprezzamento è stato espresso dal comitato direttivo della Riserva.
Sono previsti inoltre interventi di consolidamento di tutto il tratto della duna costiera oltre che la realizzazione di un sistema di fruizione compatibile, costituito da sentieri, bacheche e capanni per il bird-watching.
Con il contributo del Centro Ricerche Floristiche delle Marche e di esperti zoologi si tenterà anche la reintroduzione di 4 specie vegetali scomparse da diversi decenni in Sentina, come l’artemisia e il limonium, e della tartaruga palustre italiana, “Emys orbicularis”.
Entro l’estate del 2010, l’Unione Europea pubblicherà le graduatorie e se il progetto della Riserva Sentina dovesse risultare tra i vincitori, i lavori potrebbero iniziare nel mese di Settembre 2010.
Secondo il Presidente delegato della Riserva Sentina Giuseppe Marcucci «grande merito va dato ai Sindaci di San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno, che in queste settimane si sono incontrati più volte, anche in Sentina, per discutere di una serie di problematiche e delle opportunità di sviluppo naturalistico dell’area».
Il progetto si inserisce nell’ambito di una serie di altre iniziative che hanno l’obiettivo di conservare e valorizzare le enormi risorse ambientali presenti, aprendo la strada ad un nuovo tipo di turismo, quello naturalistico.
Lascia un commento
Se esiste realmente l'intenzione di aprire una strada – non un viottolo – verso un turismo naturalistico nel nostro territorio, che venga riaperto immediatamente il dibattito sul PArco Marino del Piceno e si faccia anche in modo che il procedimento di istituzione dell'area marina protetta non rimanga VOLUTAMENTE impantanato nei meandri del Ministero di competenza. Diamoci una mossa prima che sia troppo tardi ! (Riego Gambini)