SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Questa città ha l’urgente bisogno di sprovincializzarsi». Con queste secche parole il sindaco Gaspari ha commentato le polemiche legate alla famigerata “cassa di colmata” posizionata al Molo Nord di San Benedetto.
Una risposta che riapre dunque il dibattito sulla discarica del mare, denunciata tra gli altri dal consigliere comunale Daniele Primavera e dall’ex assessore Nazzareno Torquati.
«Si tratta – ha continuato il primo cittadino – di un’opportunità straordinaria per il nostro territorio che si è visto finanziato dalla Regione un’importante infrastruttura portuale».
Per l’assessore all’Ambiente Paolo Canducci si tratta invece di affondi strumentali con l’esclusivo intento di delegittimare l’amministrazione: «Chi ci aggredisce crea solamente un procurato allarme, del quale si assume ogni responsabilità. Il porto rivierasco è all’interno di una rete regionale e nazionale ed è chiamato ad intervenire nel caso si verifichi una necessita come quella attuale. Ma se un domani il problema fosse nostro, avverrebbe certamente una situazione contraria».
Gaspari ha poi voluto mettere in luce la reale situazione in corso: «Esiste una sabbia idonea al ripascimento, una destinata alla cassa di colmata e una che termina nei rifiuti speciali. Ebbene, fanghi per rifiuti speciali non sono mai arrivati». Ed ancora: «Il porto, l’ambiente e i cittadini saranno assolutamente tutelati».
Una tesi sostenuta con forza pure dall’assessore regionale Gianluca Carrabs, presente in Municipio: «Non comprendo le discussioni. Civitanova, Fano e Pesaro hanno già fatto richiesta per ospitare a loro volta delle casse di colmata».
L’ultima battuta è infine spettata ancora a Canducci, intento a sottolineare l’incoerenza delle parole di Rifondazione Comunista: «Prima ci rimproverano per l’estromissione di San Benedetto dagli interessi marchigiani, ed ora invece vorrebbero l’isolamento dal resto del territorio, rifiutando la collaborazione con i gli altri paesi».
Lascia un commento
Canducci non ha manco letto i nostri interventi, e chiacchiera. "Chiacchiera", già, non "parla": nessuno ha mai messo in discussione la necessità della collaborazione tra territori, anzi, abbiamo detto esattamente il contrario, dicendo che il campanilismo del "a ognuno la sua immondizia" non ci appartiene ed è una argomentazione poverissima, dal momento che i nostri stessi rifiuti vengono smaltiti ben fuori dal territorio comunale. Ne' io nè rifondazione abbiamo mai messo in discussione, poi, il fatto che i fanghi effettivamente stoccati in discarica siano corrispondenti alle norme e che l'amministrazione abbia fatto tutto quanto nel suo dovere per garantire il… Leggi il resto »
Ricevere rifiuti da altri non è COLLABORAZIONE.
La popolazione non accetta questa discarica e parlare di oppurtunità è una presa per i fondelli, per non parlare delle molteplici opere fatte da questa amministrazione come ad esempio l'ultima soluzione (rimaste nell'anticamera del cervello) contro gli allagamenti in centro denominata " A CADUTA LIBERA " puntualmete però il centro si è ritrovato sabato 12 set. di nuovo allagato, un altra presa per i fondelli. La realtà è che la caduta libera la stiamo facendo ma non quella per risolvere gli allegamenti.
Signor Sindaco il primo a doversi sprovincializzare è proprio lei!!!! Parla di opportunità ma spieghi meglio in cosa consiste questa opportunità???? Ci faccia capire anche a noi dove possa essere il guadagno per questa città nell'avere una cassa di colmata. Non pensa che se fosse come dice lei altre città avrebbero fatto salti mortali per "ospitarla"???? Rimango dell'idea che per le naturali vocazioni ed il contesto urbanistico di questa città la cassa di colmata non risulti coerente specialmente se dovesse servire per far divenire la nostra città una città mercantile cosa che non ha alcun senso in quanto il contesto… Leggi il resto »
Non ho parole.
Quest'uomo non sa esprimersi, oppure ha una grandissima confusione in testa.
Ma cos'è questa importante infrastruttura? Il 3° braccio?
Bene, e allora da bravi sudditi del Soviet, dobbiamo essere felici del ricatto: 3° braccio e cassa di colmata, oppure nulla?
Non ho parole. Qui emerge totalmente la sottomissione politica di Gaspari al Soviet anconetano.
Io non ho elementi validi, e conoscenze per dire se la sabbia è inquinata o meno, o se la cassa di colmata (se viene chiamata cassa, significa che bisogna chiuderla a chiave? Se sì allora qualcosa non va) sia giusta o meno. Be’ sindaco se le critiche le vengono fatte da persone “alleate” del suo stesso schieramento, qualcosa di non buono ci sarà in questa operazione. Ci chiamano le “Marche sporche” quelli di Ancona e Pesaro, avevano ragione, la loro sabbia ce la prendiamo tutta noi. Volevo fare anche due domande sia a Gaspari e a Canducci: – qual e’… Leggi il resto »
Alla luce di questo articolo:
http://www.policity.it/urbanistica-pesarourbino/progetti/738-porto-turistico-interviene-carrabs
Mi domando perchè i fanghi non siano stati portati a Pesaro visto che necessita di inerti per il nuovo porto e la cittadinanza si oppone al trasporto via terra.
Perchè non usare i fanghi delle più vicine Senigallia e Fano anzichè portarli all'altro capo delle Marche?
Forse non sono così inerti questi fanghi quindi non li hanno voluti, eppure è possibile che neanche loro abbiano capito questa grande opportunità???
http://www.60019.it/index.mv?fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=4&num_art=1248274444
http://www.viveresenigallia.it/?page=articolo&articolo_id=138519
Leggete cosa scrivevano su Senigallia nel Gennaio 2008 .
Ad ogni buon conto ho alcune foto molto interessanti sui fanghi.
…ma soprattutto,
guardate il progetto per il porto turistico di Pesaro e guardate le condizioni del nostro porto.
I nostri amministratori komunisti raccolgono solo le briciole lasciate sul tavolo dal Soviet anconetano.
Peggio ancora, raschiamo il fango dalle loro scarpe.
Gentile redazione, mi scuso in anticipo per la volgarità, ma non riesco a trattenermi dall'utilizzare il finale di una canzone degli ELIO E LE STORIE TESE per racchiudere il concetto espresso dal sindaco.
"E LA MORALE DI QUESTA STORIA E' CHE LA MERDA NON E' POI COSI' NEGATIVA COME LA SI DIPINGE".