ASCOLI PICENO – «Abbiamo chiesto il ritiro della procedura di mobilità ma abbiamo ribadito chiaro e tondo che lo stabilimento Manuli di Ascoli Piceno deve rimanere attivo e produttivo con i suoi 376 lavoratori. Un no secco, quindi, ad un intervento di Cassa integrazione a zero ore ea stabilimento chiuso; non vogliamo rivivere il film della Ahlstrom».
Così la segreteria provinciale Ugl Chimici, in una nota, dopo l’incontro a Roma con i vertici dell’azienda presso il Ministero dello Sviluppo economico.

Per l’Ugl la battaglia è dura ma non persa, servono azioni dimostrative forti:

«La presenza del Ministro Scajola ad Ascoli Piceno – dicono – e la disponibilità dei sindaci e del presidente della Provincia a rimettere il proprio mandato nelle mani del Presidente della Repubblica sono due passaggi necessari per significare la drammaticità del tessuto economico territoriale e porre le basi di una reale inversione di tendenza».