SAN BENEDETTO DEL TRONTO – 15 bambini dell’età compresa dai 24 ai 36 mesi troveranno spazio nel complesso didattico “Armando Marchegiani” del Paese Alto. A partire da lunedì prossimo infatti, una intera classe, denominata “Sezione Primavera”, sarà destinata a quei fanciulli troppo grandi per l’asilo nido ed ancora “precoci” per l’ingresso alla scuola materna.
Un’iniziativa andata in porto grazie ad un accordo tra la dirigente del III circolo Stefania Marini ed il Comune di San Benedetto, che contribuirà economicamente all’arredo e pulizia della struttura.
«Con questa intesa ci avviciniamo al 15% del fabbisogno di copertura del servizio», ha spiegato una soddisfatta Loredana Emili: «Un buon risultato, se pensiamo che nel 2006 eravamo solamente al 9».
«Siamo interessati – ha continuato l’assessore alle Politiche Sociali – ad offrire un servizio pedagogico e qualificato, con il supporto di una direttrice come la Marini, particolarmente attiva e sensibile».
E proprio la Marini, chiamata in causa, ha seguitato nell’illustrazione del progetto: «Le tariffe saranno identiche a quelle degli asili nido comunali e verranno ridotte del 50% nella fase di adattamento. Il servizio sarà attivo dalle 8 alle 14 e comprenderà anche la consumazione del pasto. Siamo molto felici di cedere un’aula e consideriamo questa un’occasione di crescita e un’opportunità di sperimentazione».
«Stiamo pensando – ha concluso la Emili – di garantire gratuitamente la mensa a tutti i figli con genitori di reddito Isee inferiore ai 6000 euro».
Lascia un commento
vorrei avere un informazione più chiara riguardo all'avvio della vostra sezione primavera. io sono un'educatrice pugliese, ho lavorato per due anni in queste sezioni e ho molta esperienza nel settore della prima infanzia. ma ancora quest'anno non ho preso servizio in quanto il Ministero non sta stanziando i finanziamenti. se ho compreso bene nel vostro comune avete cercato di superare questo problema, offrendo il servizio alle famiglie grazie al contributo e all'aiuto reciproco tra il comune e la scuola. giusto?