ASCOLI PICENO – Circa duecento lavoratori della Manuli Rubber, lo stabilimento che ha avviato le procedure di mobilità per 375 dipendenti, nel pomeriggio di mercoledì si sono radunati davanti al Palazzo della Prefettura dove il traffico è rimasto bloccato per due ore. I rappresentanti della Rsu sono stati ricevuti dal Prefetto al quale hanno ribadito la loro volontà di rimettersi al più presto al lavoro e successivamente aprire un tavolo di trattativa con l’azienda.

«Abbiamo ribadito ancora una volta le nostre intenzioni – afferma Andrea Quaglietti del Sdl- e cioè di rimetterci subito al lavoro affinché non venissimo più utilizzati, come già successo, come pretesto per la chiusura dell’azienda, che anzi dovrà dare molte spiegazioni. Non è vero, ad esempio, che c’è uno spostamento della domanda nei mercati dell’est; la nostra produzione ha richieste in tutti i paesi d’Europa».

Il Prefetto Alberto Cifelli preparerà un documento con tutte le considerazioni e le proposte dei lavoratori da inviare al Ministero dello Sviluppo Economico, dove giovedì ci sarà l’incontro con l’azienda, i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori e saranno presenti anche il presidente della Provincia di Ascoli Piero Celani e il sindaco di Ascoli Guido Castelli.

«Purtroppo noi, come istituzioni – commenta Castelli – possiamo fare ben poco contro la decisione dell’azienda se da parte di questa non si apriranno spiragli, e speriamo che ciò avvenga nell’incontro di domani».

Con Castelli erano presenti anche il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari, alcuni sindaci della Vallata e rappresentanti politici della zona, da Emidio Mandozzi ad Antonio Canzian, a Massimo Rossi.

«La manifestazione è più che legittima -afferma Canzian – ma probabilmente è tardiva, andava fatta un anno fa, al momento purtroppo la situazione non è positiva», mentre Rossi appoggia tutte le manifestazioni e i presidi ma al tempo stesso propone la creazione di «un soggetto economico pubblico indipendente che possa transitoriamente fornire tutti quegli strumenti utili al proseguimento dell’attività per poi rimettere successivamente le proprie quote sul mercato».

Intanto i lavoratori confermano la scelta di far convogliare il corteo della manifestazione del 19 settembre davanti alla prefettura di Ascoli, e non a Pagliare. La scelta di Pagliare aveva creato diversi attriti nella giornata di mercoledi tra sindacati e rappresentanti del lavoratori.

A tal proposito, in una nota, il segretario provinciale della DC Marche Domenico Fanini afferma di ritenere «un vero e proprio errore tattico, nonché strategico, la decisione dei sindacati confederali di organizzare manifestazioni senza il coinvolgimento di altre organizzazioni».
«E’ paradossale –continua Fanini – che nel momento in cui le istituzioni locali e le forze politiche di maggioranza ed opposizione sembrano aver finalmente capito che non è più il momento di segnare diversità e differenze, le rappresentanze sociali ancora pensino a marcare primogeniture sulle iniziative».