SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Vasca di colmata al porto di San Benedetto, cosa succede? Già da alcuni giorni alcune voci, al momento non corroborate da fatti o certezze, suggeriscono che si starebbe creando una situazione da tenere sotto controllo (o oramai fuori controllo?) in merito alla sabbia importata da Senigallia, utilizzata per colmare appunto la vasca.
Voci e “rumors” ancora astratti, che siamo però costretti a citare a seguito delle preoccupate dichiarazioni di Giuseppe Ricci, presidente nazionale dell’associazione di imprenditori balneari Itb Italia, che durante un incontro con la stampa alla presenza del presidente della Provincia Piero Celani, allo chalet La Serenella, ha rilasciato parole molto significative, anche se non ancora puntuali.
«Fra qualche giorno sapremo qualcosa di certo sulla sabbia della vasca di colmata. L’avevo già detto che San Benedetto si sta apprestando a diventare la discarica delle Marche, e tanto sta accadendo. Sono preoccupato per quello che sta succedendo al nostro mare, che a volte non sembra più il nostro. Spero che ci siano conseguenze, e, nel caso, ci siano interventi straordinari per bloccare tutto ciò, anche a livello legale. Io – ci tiene a precisare Ricci di fronte alle domande di giornalisti e anche di Celani – non ho le carte da mostrarvi, vado a naso. Ma qualcuno presto ci porterà i documenti. In Regione siamo considerati un niente, il Piceno non è una zona degna se addirittura dobbiamo usare sabbia che arriva da Senigallia».
Sbaglia Ricci e coloro che paventano che ci sia da temere qualcosa (forse enfaticamente, o almeno così si spera, Ricci usa anche la parola “catastrofico”) per la qualità di quella sabbia? Oppure davvero esistono delle analisi accurate con dati che non possono essere diffusi pubblicamente, o ancora non lo sono stati? A questo punto, visto che anche Ricci parla di una imminente presentazione di dati o documenti, sarebbe il caso, per placare eventuali dubbi, che comunque si producessero delle analisi ufficiali, se già non ci sono, e fossero quindi consegnate alla stampa. Altrimenti, aspettiamo che qualcuno mostri questi “documenti”, semmai esistono davvero.
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Sabbia pulitissima va bene, ma i costi ambientali del trasporto, via mare, via gomma, via aerea sono stati considerati? Nelle vicinanze non c’erà niente di meno inquinante?
Allora, mi pare che ci siano alcune considerazioni interessanti. In primo luogo, la famosa "cassa di colmata" potrebbe essere più comodamente – in modo meno fuorviante – chiamata col suo nome, ovvero discarica. Trattasi infatti di un'area piuttosto grande, impermeabilizzata, nella quale verranno stoccati in maniera "permanente" i rifiuti argillosi provenienti dai porti delle marche. Questa discarica sarò infatti impermeabilizzata, non certo perchè il "limo" non sarebbe compatibile, quanto perchè fortemente inquinante. Che la legge classifichi o no questo rifiuto come "rifiuto speciale", è una differenza che non inficia la sostanza, ovvero che quella è una discarica. Seconda considerazione. Il… Leggi il resto »
gentile direttore, vorrei porre la sua attenzione su due punti. il primo: mi sembra che la cosìdetta cassa di colmata, a vederla così, non sembra il massimo dell'impermeabilità ed il massimo della sicurezza…in caso di forti mareggiate, non rare dalle nostre parti, cosa succede se il mare va a oltrepassare le protezioni??tra l'altro sempre sulla parte nord del posrto il mare è stato capace di spostare enormi massi e distruggere parti delle protezioni in rete piazzate proprio di recente….( le ho controllate di persona, le assicuro che non è un bello spettacolo, tutti quei soldi buttati) secondo e più importante… Leggi il resto »
La radice del problema è sempre la stessa.
I vertici della sinistra picena sono subordinati al Soviet anconetano.
Il Soviet decide, il Piceno acetta.
E così, quando Gaspari presenta uno sgangherato documento per la trasformazione dell’area portuale di SBT, il Soviet anconetano, secondo me, si fa una bella risata e ci scarica addosso una montagna di “monnezza”.
Le questioni sollevate sono domande lecite, alle quali – al di là di qualunque altra considerazione di merito – probabilmente l'amministrazione avrebbe dovuto dare risposte in tempi brevi e precedenti all'operazione in sè. La legge tuttavia dispone che le casse di colmata, purchè impermeabili e opportunamente coperte/bonificate, siano effettivamente ammissibili. Al momento non nutro dubbi sulla liceità e la correttezza formale e amministrativa dell'operazione, nutrendo fiducia nei responsabili tecnici dei procedimenti, che degli stessi rispondono in sede penale e civile; ho però grandissime riserve sull'opportunità di una simile operazione dal punto di vista politico, e sono ancora più infastidito dalla… Leggi il resto »
Caro Canducci, penso che Daniele Primavera abbia proprio ragione e che l'ambiente "non finisca" alla Sentina!
Vediamo di fare qualcosa di "verde" (oltre alla meritoria raccolta differenziata) anche nel resto della città, altrimenti programmi di mandato e affini non risulteranno avere altro significato che non perpetrare l'ennesimo "raggiro" del sindaco Gaspari e della vostra giunta ai propri elettori!
Ci sono analisi che dimostrano che le sabbie sono inquinate, più che inquinate siono tossiche…..