MONTEPRANDONE – Dopo la gara persa sul campo, la dirigenza del Centobuchi ora spera nella vittoria a tavolino. A fine gara, infatti, i dirigenti biancocelesti sostengono di essersi resi conto, tramite i fogli delle distinte con le formazioni, di un involontario errore commesso dal Campobasso. Si tratterebbe del fatto che al minuto 29 della ripresa i molisani hanno mandato in campo Fazio (classe 1990) al posto di Trapani (classe 1991). Quindi i molisani avrebbero infranto il regolamento sugli under terminando la gara senza un 91 in campo. Infatti la regola dice che in serie D bisogna schierare in formazione almeno cinque obbligatori fuoriquota di cui un 88 un 89, due 90 ed un 91. Così il Centobuchi Calcio ora ha presentato una richiesta di vittoria a tavolino. Ora si attende la decisione della giustizia sportiva.
Intanto riportiamo le dichiarazioni che avevano rilasciato in sala stampa i due tecnici Attilio Piccioni e Silvio Paolucci e il diesse dei molisani Enzo Nucifora.

Piccioni: «Purtroppo il risultato bisogna accettarlo. E anche gli episodi vanno accettati seppure si sono rilevati decisivi. Il clamoroso rigore netto su Cesani negato nel primo tempo e il gol annullato allo stesso Cesani nella ripresa sono errori arbitrali eccessivi. Bisogna migliorare come prestazione – continua Piccioni – ma a me la squadra è piaciuta, soprattutto in fase offensiva abbiamo creato molto. Poi loro sono stati bravi ad infilarci e non a caso sono una grande squadra costruita per salire. Ma hanno sbloccato la gara solo nel recupero dopo un primo tempo equilibrato».
Paolucci del Campobasso ha commentato così: «Complimenti al Centobuchi che ci ha fatto soffrire i primi venti minuti. Dopo il gol la gara è stata in discesa per noi. Poi complessivamente abbiamo meritato il successo. Iniziare bene con questo risultato è importante. La doppietta di Gherardi? Noi abbiamo gente importante davanti come appunto Gherardi ma non solo. Il nostro organico non a caso è costruito per fare bene».
In sala stampa anche il diesse molisano Enzo Nucifora, ex Samb: «Non era facile giocare contro un Centobuchi così motivato per il fatto di giocare con una grande squadra come il Campobasso e che è partito forte mettendoci sotto nei primi venti minuti. Ma noi abbiamo messo su un ottimo organico fatto anche di due buoni portieri che oggi ci hanno evitato di prendere gol. Ma alla lunga di solito la squadra più esperta e dotata tecnicamente viene fuori. Già dalle gare estive dove abbiamo perso solo con la più quotata Salernitana facevamo capire il nostro spessore. Il nostro obiettivo è la risalita, per far risorgere il Campobasso e quindi il calcio molisano nel calcio che conta. Il mio rapporto col presidente Capone? Buono, lui già mi conosceva perché avevo lavorato all’Avellino di cui è tifoso e amico del presidente Sibilia. Io sono un’aziendalista che si dedica anima e corpo alla società per cui lavora. Per i tifosi del Chieti sono un traditore? Ma no, assolutamente, io sono uno che gli piace programmare e li dove avevo lavorato bene lo scorso anno subentrando in corsa non c’erano presupposti immediati ed io non potevo aspettare e ho scelto Campobasso dove c’era possibilità di fare programmazione».