ASCOLI PICENO – E’ stata presentata sabato mattina presso la sala conferenze della Libreria Rinascita l’iniziativa «La tua firma per il futuro del Piceno», promossa da Pietro Colonnella (PD), responsabile organizzativo dell’Associazione “Lavoro&Welfare”, movimento nazionale che vuole stimolare l’azione del governo a mettere in primo piano le politiche del lavoro. L’Associazione, che vede tra i propri iscritti esponenti di spicco della politica, della finanza e dell’informazione, come Fassino, Cofferati, Zavoli, Sangalli, Berretta sotto la presidenza di Cesare Damiano, conta oltre 1000 adesioni, 300 delle quali solo nella Provincia di Ascoli.
L’obiettivo della petizione per il Piceno è quello di sensibilizzare i cittadini del territorio e raggiungere un numero consistente di firme da presentare al Governo centrale e agli Enti locali affinché vengano trovate quelle misure necessarie ad arginare la crisi che sta attraversando il territorio e si attivino al più presto i progetti di rilancio.
Primo su tutti la creazione di un «Patto Piceno per il lavoro, lo sviluppo sostenibile e un nuovo stato sociale». Poi ancora la concessione di ammortizzatori sociali per chi ha perso il posto di lavoro, il finanziamento del Protocollo Valtronto- Valvibrata approvato nel 2008, l’inserimento del territorio nella Zona Franca e nella Nuova Banca del Sud, che è collegata direttamente con il Consiglio dei Ministri.
«Mi sembra che le istituzioni locali stiano facendo il loro dovere- ha affermato Colonnella – ma alle parole è necessario dare seguito con fatti concreti e bisogna farlo nel minor tempo possibile poiché il fattore tempo in questi casi è determinante. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di sensibilizzare su questo problema i cittadini da cui ci aspettiamo migliaia di firme. La petizione sarà inviata a Gianni Letta perché riteniamo che sia doveroso un intervento diretto del Consiglio dei Ministri, ma anche Provincia e Regione dovranno fare la loro parte. Agiremo come sollecitazione verso le istituzioni, che saranno coinvolte nella consegna delle firme che avverrà intorno ai primi di ottobre».
Per quello che riguarda la crisi parlano i numeri ma un progetto serio di risposta potrebbe essere proprio il Patto Piceno.
«Sono stati persi 11.000 posti di lavoro negli ultimi 5 anni – continua Colonnella – è necessaria una estensione del welfare anche a commercianti e piccole imprese. Per quello che riguarda i progetti di rilancio, dopo la Cassa del Mezzogiorno e i Patti Territoriali che favorirono la realizzazione di molte opere, il “Patto” potrebbe agevolare il finanziamento di interventi importanti, come ad esempio l’ampliamento dell’autostrada A14 affinché il tratto del Piceno non diventi un imbuto con l’interruzione della terza corsia a Porto Sant’Elpidio e l’ammodernamento della Salaria e dei collegamenti con Umbria e Toscana».
Alla presentazione erano presenti il Coordinatore della sezione del Piceno dell’associazione Mario Lazzari, Patrizia Di Luigi e Luciano Cecchetti, componente della Pastorale del lavoro della Diocesi di Ascoli. Nelle prime due ore di raccolta, presso le vie di Ascoli dove si svolgeva il mercato, sono state raccolte oltre 250 firme. Si proseguirà nelle prossime due settimane in tutti i centri della Provincia. Obiettivo minimo 3000 adesioni.
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Sognare e poi raccontare un sogno, governare e non ricordare di non aver governato….
La Cassa del Mezzoggiorno e Nuove Zone franche dove scorrazzare e saccheggiare, devastare Cose ed Anime, illudere e crearsi un esercito di soldatini da portare al seggio….
Banco di Napoli, Banco di Sicilia, Carical e i fratelli Salvo a riscuotere…
Perchè sogno sempre, perchè mi vergogno e spero sempre in mille Pisacane ma questa volta più fortunati e accolti da cafoni che si sono già liberati…..
A che serve raccogliere firme? Tutto sommato mi sembra che si voglia dire: questo modello economico va bene e se c'è qualche problema "perché dobbiamo pagarlo noi?" Pensiamo che la nostra sia l'unica zona ad entrare in crisi? Pensiamo che altri non abbiano fatto la medesima cosa (raccolta firme)? Possiamo pensare che forse è da rivedere un po' tutto? Le richiese mi sembrano delle pezze da apporre su un abito ormai logoro. Costruire la terza corsia? Perché? Per qualcuno che non può fare a meno di correre sopra i 150 km/h? (che se la pagassero, allora!) Invece di ampliare l'autostrada… Leggi il resto »
Caro Giovanni trovo le tue critiche quasi tutte fondate e corrette. Tuttavia dubito che siamo in grado di cambiare la rotta in tempo. A volte solo con le "catastrofi" (leggi: la difficoltà di mettere insieme il pranzo con la cena) ci si rende conto degli errori.
Abbiamo capito che la campagna elettorale per le Regionali
è già iniziata, ad ogni modo ci sembra doveroso coinvolgere tutti gli attori politici, siindacali e sociali, senza nessuna distinzione.
Un progetto quasi analogo è stato lanciato qualche settimana fa su questa ed altre testate, da noi, RSU della Itac di Grottammare; apprezziamo il fatto
che l'idea sia stata recepita ma, torniamo a chiedere
di non etichettarla politicamente per non vederla
denigrata e alla fine, sconfitta da opposizioni
esterne, o forse interne, allo stesso PD.
Attendiamo una Cortese risposta dal diretto interessato.
Le RSU della Itac di Grottammare
Curare il paziente con l'antigene che lo ha ammalato non è la cura! Continuiamo con il palliativo dell'assistenzialismo statale, giusto per rimandare il problema a chi viene dopo… ed intanto il debito pubblico aumenta e le infrastrutture non si fanno perchè non rispettiamo i patti di stabilità ed i fondi FAS vanno ad "Ancona Capitale"….. Giovanni su alcune cose hai ragione ma la configurazione dell'attuale sistema di produzione e logistico è organizzato secondo un criterio di efficienza economica, lo stesso vale per i centri commerciali che costano molto meno dei negozietti sotto casa la cui unica opportunità di business sono… Leggi il resto »
@alessandro84 Che significato dai al termine "competitività"? Sai che la competizione produce eliminazione: né più né meno di quello che c'è adesso e non so fino a che punto si può stabilire con certezza che gli attuali perdenti non siano competitivi. I commercianti, gli imprenditori che stanno chiudendo o che hanno chiuso, quindi, devono fare quella fine perché non meritano di stare sul mercato. Nei vari commenti hai affermato anche questo: per l'esattezza che devono essere "eliminati". Quale sarebbe l'efficienza economica, anzi la logica dell'efficienza economica? E l'innovazione? Spiegaci, allora, come può un piccolo commerciante competere con un centro commerciale:… Leggi il resto »
@giovanni Marucci: con competitività intendo che un'azienda deve sfruttare adeguatamente i propri vantaggi competitivi (definizione di Michael Porter). Il problema è che spesso le attività del luogo non hanno vantaggi competitivi ed allora chiedono assistenze ed aiuto. Ti porto un esempio: vado in un noto negozio del centro di San Benedetto per comprare un certo modello di scarpe, chiedo il mio numero (il 46) il commesso mi risponde infastidito dicendo che la ditta non produce numeri così grandi (ed ho ammorbidito la versione originale…) così torno a casa e cerco su internet e non solo trovo il 46 ma anche… Leggi il resto »
Colonnella :
se ci siete, battete almeno un colpo…
Credo che di tutto quanto si voglia parlare per la raccolta di firme sia sul tavolo dell sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta raccogliere firme ha un valore molto basso.
Giusto dire «Sono stati persi 11.000 posti di lavoro negli ultimi 5 anni.
Pietro dove stavi L’assessore Sandro Donati dove sta? l’ex Vice Presidente della Provincia Marozzi dove stava? Cosa hanno fatto?
Le Regionali sono alle porte carissimo Pietro, la candidatura per la Presidenza del PD apertissima.