ASCOLI PICENO – Confcommercio e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo nazionale che prevede la messa a disposizione da parte del gruppo bancario di un plafond complessivo di 3 miliardi di euro, destinato alle imprese associate alla stessa Confcommercio. L’obiettivo è quello di sostenere le piccole imprese del commercio, del turismo e dei servizi, assicurando loro la liquidità necessaria per soddisfare le esigenze di cassa e favorire la realizzazione di nuovi programmi di rafforzamento patrimoniale e di nuovi progetti. L’accordo rappresenta una risposta concreta alla grave crisi in atto a livello mondiale e agli inevitabili impatti sulle imprese e le attività commerciali e distributive.

Il presidente provinciale Confcommercio, Igino Cacciatori si è dichiarato «molto soddisfatto dell’ accordo raggiunto con Intesa Sanpaolo definendolo di vitale importanza, soprattutto in previsione di un autunno in cui con tutta probabilità registreremo anche nella provincia di Ascoli Piceno il permanere di una situazione di difficoltà per molte piccole e medie imprese». «Questa iniziativa – sottolinea Cacciatori – va inoltre proprio nella direzione di scongiurare il rischio di ulteriori chiusure di attività commerciali evitando di far mancare l’ossigeno del credito, fondamentale, oggi più che mai, per consentire alle PMI di uscire presto e bene dalla crisi».

A Cacciatori fa eco il direttore Giorgio Fiori aggiungendo che «nei prossimi giorni definiremo con gli Istituti locali del Gruppo Intesa SanPaolo (es. Carisap, Banca Popolare dell’Adriatico) gli accordi nazionali in dettaglio, con l’intento di avere la possibilità di verificare anche nuove opportunità di sviluppo della partnership e valutare con tempestività situazioni aziendali specifiche che sono più in emergenza, anche per la crisi occupazionale che si sta inevitabilmente riverberando sulle imprese commerciali del Piceno». «Anche l’intervento del nostro Ascomfidi – ha aggiunto Fiori – contribuirà a rendere più agevole l’utilizzo degli strumenti di garanzia e, in generale, più fluido l’accesso al credito».