MONTEPRANDONE – All’interno della Festa di San Giacomo della Marca, al “Fosso dei Galli”, è previsto un dibattito sul valore educativo dello sport e sul ruolo strategico della Parrocchia. L’incontro, chiamato “Lo sport in parrocchia è un bene educativo per tutti i ragazzi”, si svolgerà mercoledi 2 settembre alle ore 21 presso la Parrocchia San Giacomo della Marca.
Interverranno per l’occasione il campione di pallavolo Andrea Zorzi, il direttore dell’Ufficio Nazionale Pastorale dello Sport, turismo e tempo libero della Conferenza Episcopale Italiana, il Monsignor Mario Lusek, il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari e il sindaco di Monteprandone Stefano Stracci.
L’obiettivo dell’evento, promosso dalla Parrocchia San Giacomo della Marca e dal Comitato di Quartiere “Fosso dei Galli”, è quello di mettere al centro dell’attenzione delle famiglie e delle Istituzioni locali il ruolo strategico della parrocchia come luogo educativo per i ragazzi.
Oggi, in piena emergenza educativa e alle prese con molteplici problemi, la Parrocchia ha le potenzialità, la tradizione e la forza di educare i ragazzi e i giovani a diventare adulti. Messa da parte la spiritualità che la Parrocchia offre, si ricorre ad altre, buone sicuramente, strutture, ma non si deve spogliarla delle sue priorità.
Lo sport è quindi tra i contesti che hanno possibilità di incidere sull’educazione dei più giovani. Chi pratica uno sport, affronta questo impegno con grande serietà, le figure educative possono essere molto efficaci, quando esercitino la loro funzione con autorevolezza, assumendo nei confronti dei ragazzi e dei giovani atteggiamenti in grado effettivamente di educare sia dal punto di vista umano che spirituale.
Lascia un commento
Questo tema è cruciale. La Repubblica Italiana ha da sempre trascurato il suo impegno a dotarsi di spazi sani in cui i giovani possano giocare, studiare e crescere. E' un compito che ha demandato interamente alla chiesa cattolica (smentitemi se potete). In un vero stato laico questo non è accettabile. Oggi, finalmente, con la secolarizzazione della società, e l'immigrazione di popolazioni non cattoliche, si scopre la necessità di avere infrastrutture sorvegliate a disposizione di tutti i giovani, senza alcuna impronta religiosa. Del resto, i campetti, le aule e le altre costruzioni delle parrocchie vengono costruiti grazie ai contributi diretti degli… Leggi il resto »