ASCOLI PICENO – La giornata di lunedi è stata caratterizzata da un’altra azione eclatante, dopo quelle che negli ultimi giorni hanno riguardato Novico e Manuli, sempre a causa della crisi nel mondo del lavoro piceno. Un operaio della Ciet, Giovanni Nicoletti, azienda che opera localmente nel campo dei servizi tecnologici per conto della Telecom, ha annunciato in mattinata il proprio personale sciopero della fame davanti ai cancelli della ditta. Si tratta di un 53enne ascolano, che afferma di avere davanti ancora sei anni di lavoro prima della pensione.
La Ciet aveva avviato da diversi mesi la procedura di cassa integrazione a rotazione per diversi operai ed oggi, dopo tre mesi di stop, l’operaio avrebbe dovuto riprendere regolarmente il lavoro, ma così non è stato. Da qui l’eclatante decisione dello sciopero della fame. In serata però con gli amministratori dell’azienda ascolana si è giunti ad un accordo che prevede il reintegro entro tre mesi del lavoratore nell’attività produttiva, anche con altre mansioni. Un altro dipendente si trovava nella stessa situazione ma anche per lui la questione dovrebbe risolversi entro poco tempo, almeno così ci si augura.
Rimane però una situazione di profondo disagio e di assoluta precarietà in tutto il territorio piceno. Ogni giorno esce fuori la notizia della possibile chiusura di un’azienda o di un’altra. Ogni giorno nuove famiglie si trovano di fronte ad un futuro incerto, ad uno scenario drammatico.

A Campolungo, picchetti, scioperi e proteste sono ormai all’ordine del giorno.