SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La crescita è una crescita di cellule impazzite, e noi siamo in questa opzione. Parole di Massimo Fini. Probabilmente il giornalista-intellettuale più scomodo d’Italia, reazionario e rivoluzionario, lucido eppur confuso, sicuramente anticonformista per necessità ancor prima che per carattere, che questa sera, alle ore 21,30, sarà allo chalet Malibu, sulla rotonda di Porto d’Ascoli, nell’ambito della rassegna Incontri con l’autore, per presentare il suo romanzo “Il Dio Thoth”.

Pone la sua mente in contrasto con il treno della crescita economica, tanto che ha partorito una sorta di “manifesto zero” che non si riconosce negli abituali schemi otto e novecenteschi di destra e sinistra, e lambisce gli schemi teorici della decrescita cari a Serge Latouche e Maurizio Pallante (toccando anche posizioni più estreme rispetto a questi ultimi).
Il romanzo di Fini riprende i temi spesso toccati dai suoi saggi, riproposti in forma narrativi (La democrazia è l’involucro legittimante, il quadro di regole che permettono questo tipo di crescita. È poi diventato un dogma da imporre dappertutto).
Se la solita minestra non vi aggrada, sapete dove trascorrere la serata.