SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A due mesi dalle attesissime elezioni primarie che eleggeranno il nuovo (o vecchio) segretario nazionale del Partito Democratico, anche la politica locale scende in campo, attuando prese di posizione più o meno sorprendenti. E così, dopo la mozione pro-Marino, presentata a San Benedetto martedì scorso in Municipio, mercoledì è stata la volta dei “Bersaniani”, rappresentati da molti big della sinistra picena.
Uno sguardo al futuro, senza però tralasciare la propria identità. Questo invocano i sostenitori di Pierluigi Bersani segretario nazionale Pd. Perché, in fondo, quel senso d’appartenenza da ricercare è ciò che invoca proprio l’onorevole emiliano nel suo slogan “Un senso a questa storia”, preso in prestito per l’occasione da Vasco Rossi.
«La designazione di Bersani – ha spiegato l’ex sindaco offidano Lucio D’Angelo – equivale ad una scommessa epocale. Un passo in avanti e propositivo che deve servire da segnale ad un partito come il Pd. E’ necessaria un’attenzione verso le nuove generazioni, una riduzione della macchina burocratica dello Stato. Per questo appoggio la sua candidatura».
Sulla stessa lunghezza d’onda pure Emidio Mandozzi, che vede nell’ex Ministro allo Sviluppo Economico il leader ideale nell’attuale momento di crisi «capace di difendere il ceto medio, ma allo stesso tempo le imprese, a patto però che queste siano virtuose e meritevoli».
Frecciate verso Franceschini sono invece arrivate da Paolo Perazzoli, segretario regionale di Confesercenti ed ex sindaco di San Benedetto: «Perché il Partito Democratico anziché espandersi, com’era negli obiettivi di chi l’ha fondato, ha deluso perdendo una marea di voti? E come mai la scomparsa di 4 milioni di elettori alle scorse Europee è stata vista come una vittoria? Non dimentichiamoci che per molti meno, quattromila, qualcuno era arrivato a chiedere le dimissioni di Gaspari».
Gaspari che, nel suo intervento, ha invocato una «ricostruzione culturale, da ottenere senza impazienza. Credo tuttavia – ha continuato il primo cittadino – che anche stavolta si sia optato per un congresso frettoloso».
Oltre ai citati, sposano la “petizione Bersani” l’assessore Loredana Emili, Paolo D’Erasmo, il segretario regionale Sara Giannini, Lina Lazzari e Alessandro Zocchi. Presente all’incontro l’onorevole Luciano Agostini.
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E come è che non commentano la perdita di voti in casa? Solo quella nazionale?
Ahi, ahi… un buon voto nazionale parte da una buona stima locale. Ecco allora che oltre a franceschini pure qualcuno qui dovrebbe fare il mea culpa. Mozione firmata anche dalla Giannini. Oddio! La frase giornalistica finale poi dell’articolo. “Presente all’incontro l’onorevole Luciano Agostini” sembra poi rivelare una presenza addirittura omnincombente…
Mimma, scusi se l'ho intimorita!!!!
I promotori del progetto dell’ulivo non hanno mai pronunciato barra dritta per farlo naufragare, essi s’incontravano, discutevano e trovavano la sintesi per salvare il progetto. Questi personaggi non sono le stesse persone della lista 1 con Veltroni che hanno governato e governano il partito nella nostra federazione e a forza d’essere furbi e cinici hanno raccolti questi risultati? All’indomani della costituzione del PD, l’onorevole Pierluigi Bersani affermava in uno dei suoi interventi, che con i “posizionamenti, personalismi, arrivismi e ambizioni di primeggiare per dire io sono il capo; non si va da nessuna parte”. Io ho condiviso queste affermazioni, e… Leggi il resto »
Vasco Rossi
da molti anni rinnova la tessera al Partito Radicale.
Bersani poteva ispirarsi a qualche altro cantautore.
Parafrasando:
"Gli assassini tornano sempre sul luogo del delitto!"
Questo potrebbe essere lo slogan per i promotori pro Bersani nel nostro territorio.
Notato anche che è tutto ex PCI – tutta roba nuova per le future generazioni!! :-(