SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È stato un finale originale quello di lunedì 24 agosto per il Festival della Cozza, che ha riempito per tre giorni la “Piazza della Verdura” di via Montebello: il 1° concorso di poesia “Ode alla Cozza” ha premiato le composizioni più riuscite e originali dedicate al mollusco “made in Piceno”.
A trionfare tra i numerosi partecipanti Sandro Simonetti con “Una vita da cozza” nella categoria in lingua italiana, e Fabrizio Flego con “Sviulinata alla cozza sambenedettese” nella categoria in vernacolo. Menzione speciale per i componimenti di Carlo Zippilli, Eleonora Leorini, “Eugè lu Pizzarule” e “Cijòla”.
Le poesie sono state declamate dall’attore marchigiano Fernando Micucci, con l’accompagnamento musicale del clarinetto di Massimiliano Laudadio. Ai vincitori sono andati ben 50 kg di cozze offerte dagli organizzatori, mentre ad ogni partecipante sono stati donati 5 kg di cozze. La giuria che ha decretato i vincitori era composta da Benedetta Trevisani (Circolo dei Sambenedettesi), Mario Savini (critico letterario), Emidio Girolami (libreria Nuovi Orizzonti), Roberto Liberati (comitato di quartiere Marina) e Palma Del Zompo (associazione Si Promuove).
Il simpatico concorso ha concluso tre giorni tutti dedicati alla cozza e all’ostrica nostrana, due prodotti ottimi, salutari e “a chilometri zero”. Grande pienone agli stand gastronomici, dove è stato possibile gustare Fettuccine al sugo di cozze e Cozze alla nostrana, preparati dai cuochi della famosa “Sagra delle cozze” di Pedaso. Presente anche un laboratorio Slow Food con degustazione di ostriche piatte picene.
Renzo Pellei, presidente dell’associazione “Si Promuove”, organizzatrice del festival in collaborazione con Comune di San Benedetto, Provincia di Ascoli Piceno e Regione Marche, si dice soddisfatto: «Volevamo dimostrare che è possibile utilizzare lo spazio urbano di piazza della Verdura, e ci siamo riusciti, pur tra alcune difficoltà e resistenze. L’obiettivo era anche promuovere questo prodotto che viene proprio dal mare davanti San Benedetto, a sole 3 miglia dalla costa. Le nostre acque sono le migliori in Italia per l’itticoltura, le Marche producono più cozze di quante se ne consumano nella nostra regione. Significa che è possibile nutrirsi il più possibile con i prodotti della nostra terra».
Emidio Girolami, tra i sostenitori più convinti della “liberazione” di piazza della Verdura dal fatiscente ex mercatino, vede nel successo del Festival il sintomo della necessità di sfruttare pienamente il nuovo spazio: «A San Benedetto ci sono solo strade e parcheggi, ma non c’è nessuna piazza. Questa deve rimanere una piazza, deve essere usata come tale, ce n’è bisogno».