ASCOLI PICENO – Nessun margine di trattativa o di ripensamento da parte del gruppo Manuli che lunedì mattina ad Ostia ha incontrato i rappresentanti dei sindacati locali. Il gruppo multinazionale darà seguito operativo alla precedente comunicazione di messa in mobilità per 375 dipendenti della sede Manuli Rubber, chiudendo così l’intero settore idraulica.
«Hanno giustificato la chiusura dell’impianto ascolano con un crollo delle vendite nell’ultimo anno in seguito ad uno spostamento ad est del mercato – spiega a rivieraoggi.it il rappresentante del Sindacato dei Lavoratori Andrea Quaglietti – Hanno anche parlato di “scelta sofferta”, ma questo non è vero visti anche i modi in cui hanno provveduto alla comunicazione della chiusura, il 3 di agosto, prima delle vacanze, senza nessun preavviso. In questo modo non si rispetta il territorio, la gente, i lavoratori. Sono coinvolte in questa cosa moltissime famiglie. Non so quante di queste dispongono di un altro stipendio. Potete immaginare l’umore dei dipendenti».
I vertici della Manuli si sono detti disponibili a mettere in vendita la fabbrica locale e a collaborare con le parti sociali per utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali esistenti, ma hanno ribadito di non temere nessuna iniziativa da parte degli Enti locali o Regionali poiché non esiste alcun tipo di vincolo. Pertanto tutte le iniziative di Comune, Provincia e Regione, compresa quella di tentare di coinvolgere il Governo nazionale, apparirebbero inutili.
Per quello che riguarda lo smantellamento dell’impianto, anche se l’azienda ha affermato la propria volontà di voler vendere la struttura con tutti i suoi macchinari, continueranno le azioni di presidio da parte dei lavoratori.
Intanto martedì mattina è prevista una seduta strardinaria proprio sul caso Manuli del consiglio comunale e del consiglio provinciale in seduta congiunta (ore 10, presso la “Sala della Ragione” del Palazzo dei Capitani).
«Dalle istituzioni ci aspettiamo una presenza costante – ha ancora affermato Quaglietti – anche con presenze davanti all’azienda, con la speranza di smuovere maggiormente tutta la cittadinanza. Noi già da lunedì sera durante la Notte Bianca inizieremo la distribuzione di alcuni volantini per cercare di sensibilizzare i cittadini su questa drammatica situazione».
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bla bla bla, le istituzioni..bla bla, l'On.Agostini bla bla bla e intanto centinaia di famiglie continuano a non sapere come sfamare i figli a fine mese
Cara redazione, ripercorriamo la storia della Manuli degli ultimi anni e non solo quella dell'ultimo mese ed analizziamo tutti gli stratagemmi utilizzati e tutti i dipendenti presi in giro, facciamo capire ai lettori qual'era la realtà Manuli e di tante altre aziende chiuse o che oggi si "dichiarano" in difficoltà
E' ora di finirla, è ora di trovare soluzioni reali
Purtroppo bisogna capire che in questo momento molti sindaci (e non soltanto loro), sono alacremente impegnati tra notti bianche, bandiere azzurro/arancio banchetti di partito e sagre di ogni tipo. Quello che manca a questo territorio è una classe politica e dirigente degna del loro incarico (dx e sx) chiesto ai cittadini con tante promesse e pagato con i soldi pubblici. Provino almeno a prendere esempio dal vicino Abruzzo, (senza sciacallare sul terremoto), la politica è attiva e concreta molto più che qui da noi, altro che notti, sagre e bandiere del menga… Rimango dell'opinione che i lavoratori dovranno cominciare a… Leggi il resto »
Quant LU PUORC ha riempit la panza capot, la trocca, di chi more d fame se ne frega! Con la teoria di vivere d’egoismo personale cercando di fregare l’altro uomo, non si va da nessuna parte. Uomini politici del Piceno attenti solo a posizionarsi: – Essi hanno pensato solo all’apparire e raccogliere consensi per occupare poltrone per vivere di politica. La gente vive di promesse e d’illusione: – In realtà se hai mangi, se non hai muori di fame, questa è la legge, se non si vuole morire di fame non si può accettare questa legge. D LU PUORC. E’… Leggi il resto »