SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Da San Benedetto del Tronto ho ereditato la determinazione e la libertà». Il fisico Reno Mandolesi parla così della città che gli ha dato i natali e nella quale si trova in questi giorni, dopo i successi in campo professionale raggiunti nel corso della sua lunga carriera.
Ricevuto questa mattina, sabato primo agosto, dal sindaco Giovanni Gaspari, il sambenedettese Mandolesi, direttore dell’Istituto di fisica cosmica presso l’Istituto nazionale di astrofisica di Bologna, ha parlato del lancio del razzo Ariane-5 davanti al primo cittadino, all’assessore alla Cultura Margherita Sorge e al professore Angelo Filipponi.
Il sessantaquattrenne Mandolesi qualche mese fa ha infatti realizzato il suo sogno: veder alzarsi nel cielo della foresta amazzonica il razzo Ariane-5, con nascosti nella punta i due telescopi cosmici Herschel e Planck dell’Agenzia spaziale europea Esa. Uno di questi due strumenti è stato realizzato proprio dal professor Mandolesi insieme al francese Jean-Loup Puget. I due telescopi serviranno per studiare le origini dello dell’universo.
Mandolesi ricorda la partenza del satellite parlando di «una grandissima emozione, pari alla nascita di un figlio». Emozione più che giustificata se si pensa che il professore ha portato avanti i suoi studi e le sue battaglie per arrivare al lancio per ben 17 anni.
«Il mio lavoro mi porta lontano da San Benedetto – ha confidato Mandolesi – mi fa girare il mondo e questo è un aspetto molto bello, ma la mia città natale mi manca, c’è un legame genetico con lei, non può essere altrimenti. Mi manca soprattutto il mare, che è poi sede del mio hobby principale: la barca a vela».
«Ho voluto incontrare il professor Mandolesi – ha dichiarato il sindaco Gaspari – subito dopo la pubblicazione di un articolo su di lui, uscito sul Corriere della Sera lo scorso 15 maggio. Siamo onorati di averlo qui, un esponente del genere dà lustro alla nostra città e provvede in un certo qual modo a “sprovincializzarla”».
Al termine dell’incontro il primo cittadino ha donato al professor Mandolesi una riproduzione in miniatura del monumento al gabbiano Jonathan Livingston realizzato da Mario Lupo e una rivista contenente delle immagini di San Benedetto del Tronto.