* dietista
SAN BENEDETTO DEL TRONTO -Ostentare una pelle dorata, che dona un aspetto sano e seducente, molto “in”, è quasi una condizione per non sentirsi diversi.
E pensare che nei secoli passati una pelle diafana, candida, era invece segno di nobiltà.
Che una leggera abbronzatura doni molto nessuno può negarlo, ma un’abbronzatura esagerata tipo “bistecca cotta”, a mio parere, non è cosa raffinata, tutt’altro, dimostra un atteggiamento insulso e sconsiderato.

I raggi solari stimolando la produzione di melanina, regalano alla pelle un colorito ambrato, desiderato da molti, ma si sa che i raggi UVA e UVB, soprattutto se usati in modo improprio, potrebbero invece rivelarsi nocivi: disidratazione, comparsa di rughe e perfino neoplasie.
È necessaria, quindi, una protezione adeguata e la scelta di un prodotto solare dovrà garantire una protezione su tutta l’estensione degli UVA e UVB, con filtri chimici e fisici, così distinti a seconda della loro natura e del modo in cui agiscono.
I primi, i più diffusi, contengono sostanze chimiche che funzionano come “filtri” dei raggi solari ma non garantiscono un’ampia copertura e, in alcuni casi, potrebbero provocare reazioni allergiche.
I secondi (ossido di zinco, biossido di titanio), al contrario, schermano tutti i raggi solari, cioè fungono da barriera e non sono selettivi; creano una patina bianca e sono più adatti per chi soffre di fotosensibilità o per pelle delicata (bambini) o parti del corpo più sensibili (naso e labbra).

Il “fattore di protezione” ( SPF: 6, 15, 30…), è il numero che indica quante volte è possibile moltiplicare il tempo di permanenza al sole, prima che la pelle si scotti (tempo di eritema), ma la quantità insufficiente di prodotto impiegata, la non corretta applicazione, la sudorazione, i bagni, le docce frequenti, l’asciugatura dopo i bagni, riducono l’efficacia protettiva del prodotto.
Si può scegliere fra creme, più indicate per il viso, latte più cremoso e facilmente spalmabile, gel più adatti per pelle grassa e oli solari, per donare lucentezza, ma con bassi indici di protezione, per cui sconsigliati a carnagioni chiare.
I ”waterproof” sono prodotti definiti impermeabili , mentre i ”water-resistant” sono prodotti resistenti, a prova di schizzi.

Tutti i prodotti solari sono sottoposti ad una legislazione specifica. La scelta, in ogni caso, dovrà essere orientata su prodotti di qualità.
Diffidare dei prodotti a basso costo, non usare quelli scaduti o dell’anno precedente: se aperti potrebbero essere inefficaci o contaminati ( sabbia, aria, sole…).
Proteggersi anche nel caso di cielo coperto e vento; non dimenticare che anche sotto l’ombrellone, soprattutto se per molte ore, senza protezione, ci si può scottare.
E dopo l’esposizione al sole, andrà applicato sulla pelle un doposole specifico, per alleviare gli effetti nocivi del sole, lenire le irritazioni, reidratare e prolungare l’abbronzatura. Questo, per effetto di principi attivi, presenti in molti prodotti in commercio, quali aloe, burro di karité, acido ialuronico, vitamina E, allantoina, achillea, camomilla, calendula, malva.