MARTINSICURO – Salvaguardare i posti di lavoro presso il Centro affari “Il Grillo”: è l’intento comune emerso dalla riunione dei capigruppo, tenutasi mercoledì 29 luglio. Il centro commerciale direzionale dovrebbe presto aprire grazie ad un collaudo parziale da approvare nel corso del prossimo Consiglio, che si terrà venerdì 7 agosto alle ore 16.

«Non è facile trovare la soluzione per una questione così complessa come quella del Grillo – ha affermato Alduino Tommolini di Città Attiva – ma in ogni caso faremo tutto il possibile per salvaguardare i numerosi posti di lavoro che ci sono in ballo, importantissimi soprattutto in questo periodo di crisi. Poi per il resto valuteremo attentamente come procedere». Molti locali all’interno del complesso infatti sono pronti da tempo, tanto che i titolari hanno provveduto ad assumere il personale, al momento però inattivo fino a quando non sarà dato il via libera all’apertura. Dello stesso avviso è anche Mauro Paci del Pd: «E’ necessario tenere presente il problema occupazionale, pertanto servirà un atto di responsabilità collettiva. La realizzazione del Grillo è andata avanti per diversi anni ed è molto strano che le incongruenze si siano manifestate solo in questi ultimi giorni».

Fra le cause della diatriba che si sta trascinando negli ultimi tempi ci sarebbe una norma del Piano Regolatore di incerta interpretazione, e che avrebbe portato il Centro ad essere realizzato in un modo piuttosto che in un altro. Norma di cui – da sei anni a questa parte in cui il progetto è passato al vaglio di decine di tecnici e di diverse commissioni urbanistiche – nessuno si sarebbe accorto mettendola pertanto in discussione nella sua ambivalente interpretazione.

E registrando alcune opinioni che circolano in città e negli ambienti politici, questa presunta svista venuta alla ribalta solo recentemente secondo alcuni sarebbe stata generata da disattenzioni tecniche, secondo altri invece avrebbe il sapore di una manovra tesa a ritardare il più possibile l’apertura del complesso commerciale direzionale.

Qualunque siano però state le concause che hanno portato alla situazione attuale, ora toccherà ai tecnici e ai legali del Comune districare l’intricata matassa che sta creando non pochi grattacapi all’attuale amministrazione Di Salvatore.