SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Molti ammiratori dell’arte di Andrea Pazienza hanno partecipato nel pomeriggio di sabato 25 luglio all’inaugurazione della mostra allestita alla Palazzina Azzurra di San Benedetto. Si tratta di 17 tavole mai esposte prima, ispirate a tre composizioni di Jaques Prévert, che raffigurano un mondo onirico e concreto, visioni deformanti ma reali e la stesa maturità di un’artista che elaborava quei disegni nell’estate del ’72, all’età di 16 anni. Molta suggestione tra i presenti, che attendono ora il catalogo annunciato per l’autunno dalla casa editrice Fandango Libri, con prefazione di Fernanda Pivano.

La Palazzina Azzurra, peraltro, ospita in occasione di questa mostra un bookshop con le serie più celebri di Pazienza, da Zanardi a Penthotal, edite proprio dalla Fandango.

La città ha reso omaggio a uno dei suoi figli più illustri (nacque nella città delle palme nel 1956, da madre sambenedettese, poi visse a Pescara e Bologna), e per questo appuntamento erano presenti il vicesindaco Di Francesco, l’assessore alla Cultura Sorge, il vicepresidente della Provincia di Ascoli Piceno Piunti, oltre a parenti di Pazienza, a partire da Barbara Di Cretico, che ha curato la mostra, e varie figure legate ad Andrea: su tutti, due dei docenti di Andrea a Pescara: Albano Paolinelli e Sandro Visca, quest’ultimo presente in molte tavole e serie disegnate da Pazienza.

Prima dell’ingresso alla mostra, il vicesindaco Di Francesco ha ricordato la figura dell’artista e lo speciale legame tra le opere d’arte e la sede stessa della Palazzina Azzurra, l’assessore Sorge ha ringraziato tutti gli organizzatori e i sostenitori (la mostra gode anche del patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno e della Regione Marche), il vicepresidente Piunti ha salutato il doveroso omaggio all’artista e i molti esponenti della famiglia Di Cretico.
All’interno della Palazzina, Carlo Properzi Curti ha letto versi tratti dai tre componimenti di Jacques Prevert, “Tentativo di descrizione di un banchetto in maschera a Parigi, Francia”, “Lo spazzino (balletto)” e la pièce teatrale “Entrate e uscite”.

Il pomeriggio è stato coordinato dal giornalista della trasmissione di Radio3 RAI “Fahrenheit” Michele De Mieri, il quale ha contestualizzato sia l’opera di Pazienza che quella di Prévert.