SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ritengo altresì utile la pubblicazione del “botta e risposta” con il tifoso rossoblu perché cambiare decisioni in questo momento significherebbe iniziare in salita un cammino molto difficile, nel quale c’è bisogno di tranquillità, serenità, trasparenza e decisione, quella che effettivamente sembra mancare a Giulio Spadoni.

Ecco il commento con la mia risposta:
– ma come si fa’ a prendere un allenatore che ha allenato la Cuprense prima e la Maceratese dopo, tra l’altro retrocendendo? Facciamo i seri qui c’e’ il necessario bisogno di avere un mister all’altezza e non un principiante. Aggravante e’ la scelta di Rumignani… basta per favore, lui è un difensivista che punta solo al pareggio come miglior risultato.il calcio di oggi e’ troppo differente dal suo clacio, noi abbiam bisogno di vincereee!!
-altro problema vero mi pare sia Spadoni: “All’inizio abbiamo detto che non volevamo un allenatore sambenedettese solo per allentare un poco la pressione della piazza».” SBT è una citta’ piccola e le cose si vengono a risapere in fretta. Spadoni sii coerente ..sono tre settimane che vuoi per un motivo vuoi per l’altro fai conferenze in cui fai affermazioni per poi venir fuori con tuttaltre verità. Ne abbiamo avuti fin troppo così.
Un saluto e forza Samb (Firmato sanbenedettese)
IL DIRETTORE RICORDA
Anzi, il sottoscritto non ricorda atteggiamenti simili in periodi molto recenti quando l’allenatore aveva le stesse caratteristiche (anzi peggiori) di Pasqualino Minuti, il quale non ha mai fatto parlare di se se non per la sua bravura in campo. Lei ha ragione quando dice che Minuti sta facendo la gavetta ma proprio per questo motivo gli è stato messo accanto un tecnico esperto com Giorgio Rumignani. I due possono compensare benissimo le caratteristiche di attaccante l’uno e di difensivista l’altro. Non si dimentichi “sanbenedettese” che un campionato insieme lo hanno già vinto seppur con l’handicap Venturato. E’ un grande esempio di umiltà che stanno dando entrambi, accettando di decidere insieme. Altri giovani tecnici recenti sembrava avessero il credo calcistico che poi non si è dimostrato tale.
Comunque il problema è, secondo me, un altro e cioè che rispetto a vent’anni fa ora alcuni tifosi si innamorano dei calciatori e degli allenatori e attaccano il “concorrente” del proprio idolo. Gli ultras in questo caso non c’entrano proprio. Così tanta strada non la faremo mai, quello che deve contare è la Samb e basta, i giudizi vanno dati dopo non prima perché prevenuti parziali. Emblematici sono stati gli attacchi a Marconato da parte di chi aveva “sposato” Dazzi. Ora è chiaro a tutti che Marconato è più bravo.
A proposito dell’Ascoli ricordo che tantissimi sambenedettesi hanno giocato con Samb e Ascoli e non solo nei tempi moderni, ricordo ad esempio mio zio Peppino Assenti, Gustavo Travaglini e Antonio Patrizi (papà di Patrizio), sambenedettesi purosangue che hanno difeso la maglia bianconera dell’Ascoli con orgoglio e attaccamento come dovere dei veri professionisti.
Un ripensamento su Minuti e Rumignani sarebbe gravissimo.
Grazie