SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Affascinante e magnetica la lezione che ha tenuto ieri, venerdì 17 luglio, il professore Roberto Vecchioni nell’incantevole cornice del vecchio incasato sambenedettese.
Il cantautore milanese ha preso una pausa dal suo In-cantus, lo spettacolo tra musica e poesia che ha portato in piazza Bice Piacentini ieri sera, per parlare del suo nuovo libro, “Scacco a Dio”.
Qualche ora prima di esibirsi il professore ha presentato la sua ultima fatica letteraria presso la degusteria del Gigante, in un incontro organizzato da Emidio Girolami, della libreria Nuovi Orizzonti, da Sigismondo Gaetani, titolare della degusteria e da Lino Rosetti di Cocalo’s Next.
Davanti a una cinquantina di persone venute ad ascoltarlo e presentato dalla professoressa Mariella Giammarini e dall’assessore alla Cultura Margherita Sorge, Vecchioni ha parlato del suo ultimo affascinante lavoro con le parole.
Con la sua affabulazione leggera ed elegante, il professore ha raccontato la storia, edita da Einaudi, di personaggi famosi, artisti, scrittori, imperatori e del loro rapporto-sfida con Dio. Un viaggio di 250 pagine, alla ricerca di storie mai raccontate, dove i personaggi secondari sono Catullo, Federico II, Oscar Wilde, Shakespeare, e il protagonista è il rapporto che intercorre tra l’uomo e Dio e il concetto, infinitamente variabile, di destino.
«Dio non ha peso nella nostra vita – ha dichiarato Vecchioni – lui ha dato lo slancio iniziale ma tutto ciò che accade di drammatico non è imputabile a lui».
Una rilevante parentesi viene aperta anche sul precario posto occupato dalla cultura nel nostro paese e sulla censura dell’informazione.
«La cultura non viene più sovvenzionata – ha commentato il cantautore – e questo è un orrore, la cultura è fatta da migliaia di ragazzi capaci e bravi che però non hanno i mezzi per continuare. Di queste cose purtroppo ne parla solo il quotidiano La Repubblica. È sconcertante quello che i telegiornali ci comunicano, la realtà viene filtrata e falsata».
Per più di un’ora Vecchioni ha intrattenuto i presenti, molti dei quali giovani, rispondendo alle loro domande e parlando loro di “Scacco a Dio” che, ha tenuto a precisare, «non è un libro politico. È un libro sull’identità, su chi siamo, sulla ricerca della nostra libertà».
Al termine dell’incontro si è tenuto un aperitivo offerto da Sigismondo Gaetani, titolare della degusteria del Gigante e dall’azienda vinicola Capecci di San Savino.