ANCONA – Il consigliere regionale di Sinistra Democratica Massimo Binci esprime soddisfazione per l’approvazione a maggioranza della mozione presentata dove si dichiara l’indisponibilità della Regione Marche ad individuare siti idonei alla costruzione di centrali nucleari su tutto il proprio territorio.
«Con questa mozione – dichiara Binci – la Giunta si impegna anche ad adoperarsi nelle sedi istituzionali affinchè il pronunciamento avvenuto in Italia nel 1987 con il referendum contro il nucleare resti valido su tutto il territorio nazionale. Inoltre si sollecita l’adozione di un piano energetico nazionale basato su fonti rinnovabili e sul risparmio e l’efficienza energetica sviluppando politiche di autosufficienza diffusa nel territorio, nella direzione peraltro già sviluppata dal PEAR delle Marche».
«Pur essendo attive nel mondo molte centrali nucleari – afferma il consigliere – la percentuale di energia prodotta resta molto modesta (il 6,4%) costosa rispetto ad altre fonti, con problemi di reperibilità per l’uranio. Non sono inoltre da sottovalutare gli incidenti che continuano a susseguirsi, i pericolosi impatti ambientali, la sicurezza delle popolazioni e l’irrisolto problema dello smaltimento delle scorie radioattive».
«In molti paesi – conclude Binci – sono state chiusi o ridotti o annullati i programmi di costruzione di nuove centrali. L’Italia al contrario non si è ancora dotata di un organico e coerente Piano Energetico Nazionale teso alla sostituzione del nucleare e dei combustibili fossili, con politiche e misure che guardino il risparmio, l’efficienza e le fonti rinnovabili».