SAN BENEDETTO DEL TRONTO – C’è ancora una speranza per la Samb? Meglio non illudersi, fatto sta che nella giornata di domani il Consiglio Federale, organo che valuta la posizione delle società che hanno i requisiti per iscriversi ai campionati di Lega Pro, valuterà la lettera inviata dalla famiglia Tormenti sabato scorso, con la quale chiedevano una proroga dei tempi necessari a presentare alla Covisoc la documentazione richiesta (liberatorie per gli stipendi, contributi, fondo di garanzia, fidejussione). I Tormenti asseriscono che sarebbero stati in grado di sostenere la spesa se solo non fossero incorsi nel blocco del patrimonio personale a causa dei recenti guai giudiziari.
«Mi sono sentito telefonicamente, in mattinata, con l’avvocato Gentile della Figc – spiega il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari – il quale mi ha spiegato che domani si esaminerà questa richiesta di proroga. Per questo motivo non mi sono recato a Roma, perché come sindaco avrò la possibilità di entrare nel merito solo quando e se l’attuale titolo sportivo verrà espressamente tolto all’attuale proprietà». Quindi domani Gaspari attende la decisione del Consiglio Federale, e poi giovedì dovrebbe risentirsi con Gentile.
C’è qualche speranza? Sembrerebbe difficile a rigor di logica, anche se nel caso della Samb ci sarà veramente da studiare a fondo la tempistica del provvedimento cautelare nei confronti dei Tormenti (immediatamente prima alla partita decisiva per la salvezza e alla firma della cessione della società a Sergio Spina), e poi, successivamente, il processo (non dovrebbe iniziare prima di gennaio). Se i Tormenti fossero giudicati innocenti o se almeno le accuse mosse al momento dovessero essere ridimensionate dalla difesa e quindi in sede di giudizio, chi renderà giustizia alla Samb? Gli accusati sono persone innocenti fino all’ultimo grado di giudizio, ma intanto una sentenza c’è stata: la Samb è stata cancellata dai campionati professionistici.
Si tratta di una questione molto sottile ma che va messa nel campo delle ipotesi, perché quanto avvenuto a San Benedetto nel corso dell’ultimo mese non potrà essere cancellato dalla memoria degli sportivi, per cui il processo andrà seguito con somma attenzione. E non solo dagli sportivi ma anche dagli organi della Figc che saranno chiamati, eventualmente, a sprofondare la Samb in campionati anonimi.
Continua Gaspari: «La procedura prevede che, se l’attuale società cessasse di funzionare, io, in qualità di sindaco, posso discrezionalmente affidarla a quelle persone e quegli imprenditori che dimostrano di possedere elementi di serietà e affidabilità». Non prima di giovedì.