MONTEPRANDONE- Il Centobuchi giovedì scorso 9 Luglio si è iscritto al prossimo Campionato di Serie D. La società biancoceleste, che è stata una delle prime a regolarizzare la sua posizione in Lega smentendo perentoriamente chi la voleva in difficoltà, riparte dunque per la quarta volta consecutiva dal massimo torneo Dilettanti. Al momento, in attesa della definizione del dramma sportivo della Samb, dopo l’Ascoli è la società picena che si troverà nella categoria più alta con l’intento di valorizzare sempre di più i giovani del vivaio e raggiungere di nuovo la salvezza.

Questa sera 13 Luglio è in programma l’Assemblea dei Soci per nominare le nuove cariche (Direttivo del Consiglio e Presidente) con la società ormai tornata nelle mani dei fratelli Claudio e Giovanni Marocchi. Per quanto riguarda l’allenatore salvo imprevisti dovrebbe rimanere Jimmy Fontana che nel finale dello scorso anno ha svolto uno splendido lavoro conquistando un’insperata ma meritata salvezza. E’ lui, dunque, il tecnico più accreditato per allenare la squadra biancoceleste che nel frattempo ha perso due giocatori importanti come capitan Simoni e Corradetti scesi di categoria passati alla Fermana nonostante la smentita che qualche settimana fa fece il tecnico Giuseppe De Amicis (che nel 2006 guidò proprio il Centobuchi alla vittoria del campionato di Eccellenza e alla conseguente storica promozione in serie D).

Abbiamo sentito il manager Claudio Cicchi che, pur non conoscendo ancora il suo futuro, segue sempre da vicino le sorti del sodalizio biancoceleste.

«Alex Simoni ed Alessandro Corradetti hanno scritto alcune delle pagine più belle della storia del Centobuchi due grandi giocatori e due uomini straordinari che lasciano un vuoto. Sono convinto che anche in una società prestigiosa come la Fermana dimostreranno tutto il loro valore. Lo stesso discorso vale per l’ottimo Gianfranco Cameli che a Centobuchi ha lasciato un bellissimo ricordo».

Che caratteristiche avrà il Centobuchi del futuro?

«Sicuramente ci saranno strategie nuove e rivoluzionarie, una squadra giovane con mentalità aggressiva e tanta voglia di fare bene. Il Centobuchi, iscrivendosi, il suo campionato lo ha già vinto. Ora deve continuare a dare fiducia ai giovani perchè il futuro è nelle loro mani».

Sino ad ora quali sono le novità?

«La società ha effettuato due cessioni a titolo definitivo dei giovani e promettenti Athos Capriotti al Rimini e Matteo Coccia al Bari, l’obiettivo è quello di una rifondazione della squadra nel segno della continuità con un occhio ai giovani 89-90-91-92-93. Le porte del Centobuchi sono aperte a tutti coloro che vogliono fare calcio, la società non chiede nulla ma vuole solo mettere tutti i giovani nelle condizioni di farsi conoscere ed apprezzare. Nelle Marche il Centobuchi è l’unica squadra della provincia di Ascoli  che giocherà nella serie D 2010. Mi dispiace molto che sia retrocesso il Grottammare, una società alla quale sono molto legato e che merita la massima considerazione per quello che ha fatto in questi ultimi anni spero che con il nuovo Presidente Luigi Furnari, a cui faccio i miei più cordiali auguri, possa tornare immediatamente in Serie D dove ha sempre recitato un ruolo di primo piano. Sarebbe bellissimo se venisse ripescata perchè ha una tradizione sportiva che poche società possono vantare. Saluto con piacere anche l’ex Presidente Amedeo Pignotti che con serietà e passione e con l’aiuto di un Diesse capace come Pino Aniello ha portato questa società dalla seconda Categoria alla Serie D».

Cicchi, rimane al Centobuchi?

«Questa sera si deciderà il futuro del Centobuchi e forse anche il mio, ma una cosa è certa e che ci terrei tanto che venissero ricordati tutti i ragazzi che sono stati protagonisti della stupenda stagione scorsa. Se il Centobuchi esiste ancora gran parte del merito è il loro. Noi siamo solo piccole pedine».

Dalle sue parole comunque si evince che dovrebbe rimanere in quella società che egli considera da anni casa sua. Per il resto in attesa del consiglio societario già sicuri della riconferma sono il segretario Giacomo Stasolla e il team manager Peppino Cocci. Si è dimesso invece la scorsa settimana il presidente Enrico Paoletti (che era stato vice presidente durante la gestione Mongardini che poi lo aveva rimosso e licenziato ma poi col ritorno della vecchia gestione era diventato presidente)  che insieme al diesse Cicchi aveva curato la cessione di Coccia al Bari.