Pubblico anche come mio DisAppunto il commento inviatoci dal consigliere comunale di Viareggio Andrea Palestini e la mia risposta perché credo che sia doveroso nel rispetto di tutti i nostri lettori. Eccolo:
«Sento il dovere di fare una precisazione. Il giorno successivo a quello in cui si è verificato il disastro ferroviario presso la stazione di Viareggio, l’Amministrazione Comunale di San Benedetto mi ha contattato, attraverso il Presidente del Consiglio Giulietta Capriotti, per informarsi su come la Città di San Benedetto avrebbe potuto aiutare le vittime. Ho ringraziato Giulietta e l’Amministrazione per il sollecito interessamento e l’ho rassicurata sul fatto che le prime necessità di soccorso ed assistenza erano già coperte grazie allla forte mobilitazione e solidarietà della Versilia e di tutta la Toscana. Ho pregato, inoltre, Giulietta, vista la grande confusione esistente a Viareggiio nei giorni scorsi, di riprendere i contatti dopo i funerali per concordare insieme forme concrete di aiuto indirizzate verso necessità da individuare una volta superata la prima emergenza. Ci siamo, quindi, sentiti nello spirito concreto ed informale che contraddistingue i nostri antichi rapporti di amicizia. Non si deve, quindi, dubitare della vicinanza del Comune di San Benedetto al Comune di Viareggio anche in questa tragica circostanza. Del resto, le stesse preoccupazioni sollevate da alcuni dimostrano che i sambenedettesi hanno sempre Viareggio nel cuore»
Andrea Palestini,
consigliere comunale di Viareggio
IL DIRETTORE ACCETTA PERO’…
Mi sento in dovere di ringraziare il consigliere Andrea Palestini, di origini sambenedettesi, per la precisazione. Non posso fare altrettanto, invece, nei riguardi del Sindaco Giovanni Gaspari e del presidente del Consiglio comunale Giulietta Capriotti. Primo, perché sarebbe dovuta partire da loro la precisazione in modo ufficiale e chiaro. Invece di gettare discredito ufficiosamente (quindi alle spalle) sulla mia persona per aver reso noto un fatto. Chiamamola dimenticanza, chiamiamola gaffe, chiamiamola pre-accordo, chiamiamolo come volete, la notizia era tale oltre che un obbligo per un organo di informazione. Ecco quindi l’antefatto: sambenedettesi residenti a Viareggio hanno telefonato ai loro parenti qui residenti per capire se, tra tanta folla, era sfuggita loro la presenza di un gonfalone della nostra città. Alcuni sambenedettesi hanno telefonato al sottoscritto per sapere se San Benedetto del Tronto era presente ai funerali. Ho chiamato l’ufficio stampa del Comune e la risposta è stata la seguente: «Non è andato nessuno ma abbiamo fatto un telegramma di cordoglio al sindaco di Viareggio». Io questo ho scritto con la piccola aggiunta che non era stata una scelta giusta, tre righe in tutto. Non potevo permettemelo? Io credo di sì. Aggiungo che mi sono sobbarcato l’impegno di non pubblicare commenti (tantissimi) che stigmatizzavano l’accaduto approfittandone per demonizzare Gaspari & C., perché li ho ritenuti strumentalizzazioni, oltretutto poco “eleganti”.
Appunto per questo mi attendevo una risposta chiarificatrice da viale De Gasperi e non battute irriverenti nei miei riguardi (“Perotti stavolta ha preso un abbaglio”, parole testuali di un assessore). Adducendo a propia scusante le stesse motivazioni, più o meno condivisibili, espresse da Andrea Palestini nel suo commento. Onore a lui per la franchezza ma, al suo posto, avrei suggerito a Giovanni Gaspari di dirle lui le stesse cose pubblicamente e immediatamente dopo la notizia e non fare da tramite. Anche se incontrarsi dopo i funerali non mi sembra significhi non parteciparvi. Lungi poi da parte mia e nostra dubitare dell’amore che unisce le due città: il sottoscritto ha tanti parenti a Viareggio e, sin da piccolo, l’ho sempre considerata una seconda San Benedetto del Tronto, nelle zone della Darsena in molti parlano ancora il dialetto sambenedettese. Lì mi sono sempre sentito di casa.
Io non ho preso un abbaglio, ho semplicemente fatto il mio dovere nel rispetto di un’informazione corretta. Pur accettando (ma non condividendole) le motivazioni, ritengo che ci sia stato da parte comunale un grave difetto di comunicazione ed un’altrettanta mancanza di chiarezza e di rispetto verso il sottoscritto. Non voglio le scuse ma considerazione per il grande lavoro che svolgiamo giornalmente sì. Grazie
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A parte tutto, nessuno mi toglie dalla mente l'idea che stare FISICAMENTE AI FUNERALI, con il gonfalone, con un consigliere comunale, con un USCIERE almeno, sarebbe stato doveroso.
Andare a portare un segno di vicinanza ad una città dove rappresentanti del Comune e dell'associazionismo nostrano si recano spessissimo, mi sarebbe sembrato bello e umano.
Caro Direttore, sa benissimo che in Italia l'informazione indipendente da fastidio e che il potere gradisce il copia incolla dei comunicati. Sa ancor meglio di me che, oltre a dare fastidio, l'informazione indipendente viene osteggiata economicamente, magari escludendo alcune testate da campagne pubblicitarie governative e da aziende collegate/amiche. Spesso non concordo con i suoi disappunti, ma almeno sono certo che il suo giornale non è una velina del potere (ne di destra ne di sinistra). Mi conforta il fatto che i risultati di audience le danno ragione e forse questa Italia sarà migliore quando ogni comune avrà un mezzo di… Leggi il resto »
Mi chiedo come mai in questa triste vicenda gli interlocutori non siano i Sindaci delle rispettive città gemellate. Con tutto il rispetto che si deve per un consigliere comunale (Palestini) non è la stessa cosa se a rispondere e fornire giustificazioni fosse stato il sindaco di Viareggio al suo omologo di San Benedetto. Mi sorge infine il dubbio che il Palestini di Viareggio sia parente del Palestini consigliere comunale di San Benedetto e che la sua sia più una difesa di circostanza che altro.
Questione di stile.
l'Amministrazione Comunale di San Benedetto mi ha contattato, attraverso il Presidente del Consiglio Giulietta Capriotti, per informarsi su come la Città di San Benedetto avrebbe potuto aiutare le vittime Non riesco a capire una cosa , magari saro' pignolo, ma la presidente del consiglio comunale vista la tragedia contatta un cosigliere di opposizione e da lui piglia le direttive su come potersi muovere istituzionalmente parlando ?? Mi dispiace non Capisco Ma ci sono o non ci sono stati sti contatti tra le "Amministrazioni " io credo che un bravo giornalista dovrebbe meglio indagare sulla faccenda cercando di avere riscontri veri.… Leggi il resto »
Essere presenti sarebbe stata la cosa più giusta, ma prima di scrivere quattro righe e innalzare un polverone non sarebbe stato più giusto andare dai diretti interessati ed informarsi? Purtroppo la poca professionalità negli uffici comunali possono portare a fare brutte figure. Se la precisazione fosse partita dal Sindaco o dalla signora Capriotti si sarebbe gridato che non c’erano scusanti e che mancavano i riscontri. IL DIRETTORE RISPONDE Forse non ha letto bene. Prima di scrivere ci siamo informati dai diretti interessati. Il polverone lo ha alzato la mancata presenza di una delegazione ai funerali. L’ultima frase mi appare incomprensibile.… Leggi il resto »
GRAZIE DIRETTORE………….LEI saprà perchè!!
sparare contro la Croce Rossa? , io non mi presto al primo venuto a alle ricattatrici.
Siccome metto il mio nome e cognome e non mi sembra di dire fesserie o cerco di rendere ridicoli le persone.
Non credo di essere stata poco chiara, mi scuso e spiego meglio: anche se i chiarimenti fossero partiti dai principali interessati non si sarebbe placata la questione perchè in ogni caso dobbiamo criticare e trovare sempre il pelo nell’uovo! Di esempi ne abbiamo tanti in queste discussioni. Aggiungo: una notizia si dà solo dopo avere la massima certezza non il minimo sospetto, o meglio non c’erano rappresententi comunali? Prima di far partire la polemica si doveva capire cosa era successo ma dalla voce del Sindaco non dal “portiere del comune”. IL DIRETTORE RISPONDE L’anonimato è il minimo delle sue carenze… Leggi il resto »
Direttore Perotti…
FINALMENTE ho letto parole più pesanti /dirette del solito e soprattutto CONCRETE senza se e senza ma..
Perpless@... mi auguro, sarei un pò più sereno, se lei ammettesse di aver sbagliato, per partito preso sicuramente, e chiede scusa al nostro Direttore, il minimo.
Innanzi tutto sono una lei! seconda cosa non sono schierata politicamente tanto meno giro dove tira il vento!!! signor vesperini lei non mi sembra essere la persona giusta per giudicare!
Io ho espresso il mio pensiero se poi come è normale ci sono altri pensieri ne discutiamo serenamente e senza maiuscolo.
Per il direttore:
una semplice parola scritta in buona fede crea nel popolo caos questo probabilmente non l'ho saputo spiegare me ne dispiace in questo caso non la vediamo dallo stesso punto di vista!
caro direttore io mi chiamo Fazzini Raffaela abito a centobuchi di monteprandone sono nata il 19/05/1975 se vuole le posso dare altre generalità che lei potrà trovare seguendo il mio indirizzo mail se posso esserle ultile sono a disposizione
Caro Nazzareno, ho fatto trascorrere un poco di giorni per capire meglio la vicenda. A San Benedetto si dice: non si tosce. Dovevamo essere a quei funerali e basta. Ci possono essere mille scuse e impedimenti (so che la presidente del consiglio comunale, lunedì l'altro, aveva detto che doveva andare lei ma forse aveva un contrattempo e avrebbe trovato qualcun altro: cosa che non è accaduta). Nessuno può essere "appiccato" per un umano errore. Nè, visto che continuo a ripetere di non aver mai ascoltato un politico chiedere scusa (io i miei errata corrige li ho fatti), volevo si arrivasse… Leggi il resto »