CUPRA MARITTIMA – Il punto cardine della campagna elettorale di Torquati si è rivelato una bolla di sapone. Nei mesi precedenti alle elezioni infatti Giuseppe Torquati spronava i cittadini a votare per lui, per la lista Moderati di Centro del Map Uniti per il Piceno, proprio perchè, se eletto, si avrebbe avuto un rappresentante del territorio cuprense e non solo in Provincia.

Con questo “patto” le liste Martinelli e Moderati di Centro avrebbero ottenuto la nomina di un rappresentante nella Giunta Provinciale. L’accordo prevedeva la nomina da parte del Presidente della Provinciadi due assessori se la lista avese riportato un numero di voti tali da eleggere almeno due consiglieri.

La concessione di due consiglieri era motivata dal fatto che Map Uniti per il Piceno si componeva di due entità distinte e rapprensentati di due territorialità diverse, ovvero Movimento Autonomo Piceno e Partito Repubblicano Italiano l’entroterra, Martinelli e Torquati la costa.

Dati il numero di voti ottenuti dalla lista, c’erano tutte le premesse per attuare questo accordo, ma non è andata così. La lista di Torquati, Moderati di Centro, insieme alla lista Martinelli, hanno ottenuto 12.339 voti ma dei loro candidati nessun consigliere fa parte della giunta.

«Siamo soddisfatti – dice Torquatti – del risultato delle votazioni, ma rammaricati dal comportamento dei Repubblicani. Puntavamo ad essere rappresentati in giunta, forti dell’accordo verbale fatto tra i rappresentanti del Movimento Autonomo Piceno e il Partito Repubblicano, Lista Martinelli e la mia, Moderati di Centro, secondo il quale dei 2 assessori concessi, uno sarebbe stato dell’area ascolana, e uno della riviera».

Prosegue l’ex sindaco di Cupra Marittima: «I voti ottenuti davano al Map Uniti per il Piceno, diritto a più consiglieri, che sono stati comunque tutti scelti all’interno del Movimento Autonomo Piceno, ovvero Allevi, Mariani e Falcioni».

«Ora – conclude Torquati – sempre per quanto riguarda il Map Uniti per il Piceno, nemmeno un rappresentante della costa. Viste queste premesse, fin dalle prossime elezioni regionali probabilmente andremo avanti da soli con chi vorrà appoggiare le nostre idee di essere moderati di centro, che guardano però a destra».