ASCOLI PICENO – La Squadra Mobile di Ascoli ha denunciato P.P., un pregiudicato ascolano di 36 anni, per i reati di incendio, rapina, lesioni e violenza privata.
Nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo essersi ubriacato, ha litigato per futili motivi con la fidanzata, una giovane ascolana di 27 anni, peraltro in stato di gravidanza, le ha portato via con la forza le chiavi dell’auto ed il cellulare e poi le ha incendiato l’autovettura, una Lancia Y. Inutile il tentativo della ragazza di opporsi alla violenza dell’uomo il quale le ha anche morso una mano, procurandole una ferita.
Il tutto è avvenuto ad Ascoli, intorno alle quattro di notte di domenica scorsa, in via Fabriano.
La donna, spiegano dalla Questura, aveva appena riaccompagnato a casa il fidanzato, dopo una serata trascorsa insieme in giro per alcuni locali, quando tra i due, improvvisamente, è scoppiata un’accesa discussione, alimentata dal fatto che l’uomo aveva abbondantemente alzato il gomito.
A quel punto P.P. si è impossessato delle chiavi dell’auto ed è rincasato, abbandonando la giovane da sola e con l’auto ferma in mezzo alla strada per più di un’ora. Come se non bastasse, l’uomo è poi sceso di nuovo in strada, impugnando una bottiglia di alcol ed un accendino, ed ha incendiato l’auto della donna, incurante delle sua grida disperate.
La vittima, per timore di ritorsioni nei suoi confronti, ha inizialmente dichiarato ai poliziotti della Volante, intervenuti insieme ai Vigili del Fuoco per spegnere l’incendio, di non sapere chi le avesse distrutto la macchina.
Dato che il suo racconto era evidentemente lacunoso e contraddittorio, la giovane è stata ascoltata l’indomani negli uffici della Squadra Mobile dove, messa alle strette, si è convinta a raccontare la vera dinamica dei fatti.
P.P. è stato rintracciato nella sua abitazione mentre dormiva, ancora sotto gli effetti dell’alcol ingerito la sera prima.