L’AQUILA – Sono scattate domenica 5 luglio a L’Aquila le misure di sicurezza in vista del G8 che prenderà il via mercoledì 8. Fino alla mezzanotte dell’11 luglio l’area intorno alla caserma della Guardia di Finanza, che ospiterà i big della terra, sarà delimitata come “zona rossa”: un raggio di circa tre chilometri entro il quale sarà possibile accedere solo con appositi pass. Misure restrittive anche per gli aquilani che risiedono all’interno dell’area, che saranno sottoposti a controlli di sicurezza e potranno viaggiare solo se muniti di permessi e possibilmente a piedi.

Vietati gli spostamenti in auto in molte zone, e per questo la Protezione Civile ha messo a disposizione dei bus navetta per tutti coloro che devono accedere per lavoro o per altri motivi nella zona rossa.

Imponente anche la mobilitazione dei servizi di sicurezza: al lavoro ci sono circa 15mila uomini tra forze dell’ordine e militari, impiegate non solo in Abruzzo e all’Aquila, ma anche a Roma – dove arriveranno i capi di governo – e nei vari punti sensibili, come i valichi di frontiera, i porti e gli aeroporti. A tal proposito già dallo scorso 28 giugno è stato sospeso il trattato di Schengen e ripristinati i controlli alle frontiere, che proseguiranno fino a l5 luglio.

I cieli d’Italia poi saranno controllati da 7 aerei, 12 elicotteri e altri 51 veicoli. A sorvolare L’Aquila inoltre sarà impiegato per la prima volta anche “Predator”, l’aereo senza pilota dell’Aeronautica già impiegato ampiamente in Iraq e in Afghanistan, ma mai in Italia.

Pronto anche il piano di evacuazione in caso di scosse sismiche superiori al 4,5 grado: in questo caso le delegazioni saranno ospitate temporaneamente in tende appositamente predisposte: entreranno quindi in funzione i tecnici dei Vigili del Fuoco che accerteranno l’agibilità della Caserma e daranno l’autorizzazione, o meno, a rientrare. Anche in caso di rientro autorizzato, ogni delegazione liberamente potrà decidere se tornare o meno ai lavori. Gli esperti ritengono che la scuola della Guardia di Finanza di Coppito che ospiterà i Grandi, costruita con criteri antisismici, è a prova di scosse e reggerà “sicuramente” anche ad un terremoto molto forte, almeno quanto quello del 6 aprile. Tuttavia, nel caso puramente teorico che i tecnici dei Vigili del fuoco non dovessero dare l’ok, il G8 verrà spostato in una sede alternativa che è già stata individuata, forse lo stesso palazzo della Farnesina, a Roma.