MONTEPRANDONE – Con l’appuntamento di giovedì 2 luglio sui “Segreti delle monache pastaie” si è aperta l’edizione estiva della Cucina dello Spirito, un appuntamento ormai alla quarta edizione, promosso dall’associazione “I sapori del Piceno” di Ermetina Mira, e incentrato sulla valorizzazione dell’antica cultura monastica e sulla riscoperta delle arti nate all’interno dei monasteri e poi rimaste nel tempo come tradizioni del territorio. Quest’anno i comuni coinvolti sono Monteprandone, Monsampolo del Tronto e Offida.
Il Prof. Tommaso Lucchetti, autore di testi e ricerche storiche sulle antiche carte da cucina dei monasteri, e la Dott.ssa Oretta Zanini De Vita, autrice dell’Atlante delle paste tradizionali per l’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale, hanno tenuto una conferenza, presso l’archivio comunale di Monteprandone, sulle tecniche e le ricette a base di pasta nate all’interno dei monasteri, soprattutto quelli femminili.
Le suore erano celebri produttrici di pasta, tanto da far concorrenza ai pastai di mestiere. Durante i periodi di penitenza la cucina era molto simile a quella della povera gente, dovendo ottenere il massimo rendimento con la minima spesa, e quindi aguzzando l’ingegno con ricette “povere” ma gustose. Nei giorni di festa invece i piatti erano ricchi e molto elaborati, avvicinandosi a quelli delle corti aristocratiche. La cucina dei monasteri, anche per la provenienza eterogenea di monache e frati, costituiva quindi un raccordo tra cucine povere e ricche, e ha contribuito in modo decisivo al formarsi della tradizione culinaria italiana, basata sulla stagionalità dei piatti, sul riuso di tutto ciò che offriva la dispensa ma anche su originalità e raffinatezza.
La Dott.ssa Zanini De Vita, in un laboratorio, ha poi mostrato alcune ricette e alcune tecniche nate nei monasteri o in occasione di festività liturgiche, come i sottilissimi “Filindeu” della Barbagia, cotti in brodo di capra per la festa di San Francesco di Lula, o i “pasticci in crosta”, molto usati per coprire piatti di pasta, carne o pesce offrendo spazio per decorazioni con temi religiosi (nei conventi) o con stemmi araldici (nelle famiglie nobili).
Durante la cena presso il Ristorante San Giacomo sono stati poi proposti alcuni primi piatti nati proprio in monastero: dalla pasta con pomodori al forno delle domenicane di Avellino alla pasta cotta nell’acqua dei fagiolini delle domenicane di Maiori (Sa), dall’Ave maria, pater noster, gloria patri (così chiamati perché la loro forma ricorda i grani del rosario e per suggerire il tempo di cottura) ai Capelli d’angelo di Ripatransone, dai Ravaglioli (ravioli) alle Canne d’oro (cannelloni) della clarisse di Pollenza, il tutto accompagnato dai vini dell’Abbazia di Novacella e concluso da un assaggio di dolci monastici (altra eccellenza delle suore, oltre a quella pastaia).
Questi i prossimi appuntamenti con la Cucina dello Spirito. Sabato 4 luglio, presso la terrazza del Convento di San Francesco a Monsampolo, alle ore 21.30, conferenza del prof. Tommaso Lucchetti sul tema “Un refettorio nel tempo: i monasteri e la storia di una cucina dello spirito”, seguita da un buffet con ricette dall’antico repertorio monastico. Giovedì 9 luglio, alle ore 18, presso l’archivio comunale di Monteprandone, presentazione dei libro “Piatti reali e trionfi di zucchero: carte di casa Bonaccorsi nella Macerata del Seicento”, seguita dalla cena con antiche ricette monastiche di pasta alle 20.30 presso il Ristorante Piazza dell’Aquila. Giovedì 16 luglio, alle ore 20.30, cena presso il Ristorante Il Cavaliere a Centobuchi. Giovedì 23 luglio, alle ore 18, presso il Chiostro del Santuario di San Giacomo della Marca, proiezione del DVD “Il monachesimo delle Marche: viaggio alle radici della civiltà europea”, seguita alle 20.30 dalla visita ai luoghi dello spirito e dalla cena evento in Piazza San Giacomo a Monteprandone. Giovedì 30 luglio alle 20.30 cena presso l’Osteria 1887 di Monteprandone. Ultimo appuntamento estivo, infine, sabato 8 agosto a Offida, con la visita alle ore 19.30 ai luoghi dello spirito e con la cena evento nel Chiostro di San Francesco alle ore 20.30.