SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ stato naturalmente partecipato l’incontro che si è tenuto nella sera di lunedì 29 giugno in una sala della chiesa di San Filippo Neri, per discutere sulla situazione della Samb e dare avvio ad una sorta di sottoscrizione popolare a partire dalla tifoseria.
Diverse le opinioni messe a confronto (dalla sottoscrizione tout court ad una forma di campagna abbonamenti e pubblicitaria di massa), con dei punti comune e unanimemente accettati:
1) Partire più presto con la sottoscrizione popolare indipendentemente dalla situazione in cui verrà a trovarsi la Samb nelle prossime ore e nei prossimi giorni;
2) Costruire un nucleo economico importante al fine di acquisire quote societarie, pur di minoranza, e garantire trasparenza e informazioni sulla gestione societaria
3) Quanto raccolto verrà destinato alla Samb se e solo se le persone che acquisiranno il club come soci di maggioranza godranno della stima e daranno ai sottoscrittori le garanzie di una gestione trasparente e pulita.
4) Nel caso in cui la somma non dovesse essere utilizzata, sarà restituita integralmente a ciascun sottoscrittore per lo stesso importo versato.
5) Il denaro raccolto non sarà devoluto ai passati proprietari della Samb.
In queste ore si sta lavorando per aprire un conto corrente nel quale potranno poi avvenire i versamenti. I nomi dei sottoscrittori saranno resi pubblici e questo giornale garantirà a tutti questa forma di pubblicità.
Si sta anche studiando la forma giuridica e burocratica migliore per garantire a tutti la massima serietà e trasparenza dell’iniziativa. I sottoscrittori, nelle forme deputate, saranno poi chiamati di volta in volta ad indirizzare l’attività della nascente associazione di tifosi verso ciò che si reputa utile per la causa della Samb.
Di volta in volta daremo ulteriori aggiornamenti sull’iniziativa. Grazie a tutti coloro che stanno permettendo l’avvio di questa forma sperimentale di amore per la Samb.
Lascia un commento
Bene…
è una delle poche cose da fare…
un bel passo avanti.
Se non ora quando? Il calcio moderno, almeno in Italia, è morto o sta morendo. Per ricreare passione, per riavvicinare i vecchi e i giovani, per essere non solo cittadini consapevoli ma anche "tifosi" consapevoli, per creare una RIVOLUZIONE CULTURALE, per essere avanguardia verso una forma di calcio più evoluta, più democratica e più intelligente. L'azionariato popolare è una sfida e se vogliamo anche un salto in avanti. Un embrione di una forma di partecipazione che guarda al futuro e che vuole lasciarsi dietro il grigiore del passato. Ma bisogna contarsi e contare. Bisogna provarci, e creare qualcosa di bello… Leggi il resto »
Per creare una rivoluzione culturale, e cambiare dal basso il mondo del calcio sono daccprdo con Panichi, ci dobbiamo credere tutti. Direttore dacci un conto corrente. io farò la mia parte
La cosa potrebbe funzionare con un pò di spirito di amor di sanba
ORA! ORA! ORA! Ora più che mai ragazzi! Diamo seguito alla riunione dell'altra sera!
Direttore, ci aggiorni.
Dall'altra sera ci sono novità? Sono sorti problemi?
Il fatto che Tormenti abbia presentato la domanda di iscrizione crea problemi alla proposta?
Anche perchè i giorni passano… e il baratro si avvicina.