ASCOLI PICENO- Il 21 giugno 2009 è ricorso il 235° anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. La cerimonia commemorativa si è svolta ad Ancona, presso il Comando Regionale Marche della Guardia di Finanza, alla presenza delle più alte cariche dello Stato rappresentative della regione e delle cinque province marchigiane.

In tale ambito sono state illustrate, in sintesi, le attività di servizio di maggior rilievo che il Comando Regionale Marche ha conseguito nel primo semestre del corrente anno, alle quali il Comando Provinciale di Ascoli Piceno.

Anche per il Comando Provinciale di Ascoli Piceno la lotta all’evasione fiscale è stata, in linea di continuità con le missioni istituzionali fissate dall’Autorità politica, l’obiettivo prioritario delle strategie operative, indirizzate sempre verso la selezione dei soggetti a maggior rischio, ossia di quelli che evadono di più nell’ambito delle varie categorie economiche.

Le attività di intelligence tipiche della polizia economica e finanziaria, propedeutiche all’esecuzione delle verifiche fiscali, hanno subito i consueti affinamenti che hanno determinato significativi correlati incrementi degli indicatori di evasione scoperti, assestando, ad esempio, con riferimento al primo semestre del decorso 2008, una maggiorazione del 23% per quanto riguarda la complessiva maggiore base imponibile accertata, con un apice del 34%, relativamente all’esclusivo comparto del c.d. “sommerso d’azienda” (evasori “totali” e/o “paratotali”).

ATTIVITÀ DI CARATTERE TRIBUTARIO

Verifiche fiscali

Sono stati eseguiti complessivamente circa 400 interventi ispettivi, che hanno determinato la constatazione dei seguenti illeciti: 74 milioni di euro di ricavi sottratti all’imposizione;

correlate violazioni all’Imposta sul Valore Aggiunto per 12 milioni di euro;

5,5 milioni di euro di elementi negativi di reddito indebitamente detratti;

400.000 euro di ritenute non operate, ovvero non versate. L’enorme massa impositiva individuata nel primo semestre del 2009 ha portato inoltre alla scoperta di 45 soggetti completamente – ovvero in rilevante parte – sconosciuti al Fisco, i cosiddetti “evasori totali” e/o “paratotali”, che, nel loro insieme, hanno partecipato ai fenomeni evasivi per: 72 milioni di euro.

Relativamente alla base imponibile segnalata agli Uffici Finanziari per il successivo recupero a tassazione nel comparto delle imposte dirette; 7,7 milioni di euro, relativamente alle correlate violazioni all’I.V.A., segnalate ai medesimi Uffici . Diciotto persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per le fattispecie penali tributarie contemplate dal Decreto Legislativo n. 74/2000. Nell’ambito delle attività di verifica, il controllo è stato mirato anche verso le notorie forme del “lavoro sommerso”, che ha consentito l’individuazione di irregolarità relativamente a 76 posizioni lavorative, di cui 34 riferite a lavoratori assunti completamente “in nero”.

Controlli strumentali Sempre intensa è stata l’attività svolta nel comparto dei c.d. “Controlli strumentali”, concretizzatasi in oltre 1.000 interventi rivolti verso la verifica dell’osservanza dei corretti adempimenti delle normative in materia di “beni viaggianti”, 2.500 per quella relativa alle certificazioni fiscali (ricevute e scontrini), nel cui ambito sono state accertate 135 violazioni. L’attività dei “Controlli strumentali” è stata peraltro quest’anno implementata anche attraverso specifiche rilevazioni tendenti a misurare la “capacità contributiva” di quei soggetti – generalmente persone fisiche” – che, pur manifestando indici e tenori di vita di un certo livello, risultano esporre redditi non correlatamente “congrui”.

Si tratta di un particolare strumento istruttorio, non nuovo nel panorama della legislazione tributaria, che, in base alle specifiche circostanze del singolo caso, consente di ricostruire la reale capacità contributiva del contribuente, essendo appunto specificamente prevista la possibilità di ricostruire la posizione fiscale di un soggetto sulla base di elementi espressivi di capacità di spesa e, quindi, di capacità contributiva.

L’ordinamento consente infatti all’Amministrazione Finanziaria di rettificare le dichiarazioni già presentate – ovvero di ricostruire la posizione fiscale di quelle che hanno omesso la presentazione delle dichiarazioni – anche per l’effetto dell’acquisizione di elementi che risultino “sintomatici” di ricchezza, in quanto espressivi di disponibilità, spese o investimenti che, ove non coerenti con l’ufficiale posizione del soggetto, possono condurre ad un suo diverso dimensionamento, secondo le procedure di legge.

In tal senso, sono in corso di riscontro le posizioni di 52 soggetti che, allo stato, in relazione alle proprie manifestazioni di ricchezza, risultano incoerenti con i redditi esposti all’Amministrazione Finanziaria :Controlli sulle accise: L’attività di controllo espletata nei confronti dei gestori degli impianti e dei depositi dei prodotti soggetti ad accisa è caratterizzata dall’esecuzione di 16 verifiche, che hanno determinato la constatazione di altrettante tipologie di irregolarità di carattere amministrativo.

Lotta al caro-vita Il peculiare comparto rientra sempre in uno dei diversi obiettivi annuali che caratterizzano l’attività di servizio del Corpo; 75 sono state le attività di rilevamento dei prezzi sino ad oggi esperite che, come consueto, vengono in tali circostanze estese anche ai controlli sulla pubblicità/esposizione dei prezzi e sulle “vendite straordinarie”.Tasse sugli affari Per ciò che concerne le cosiddette “Tasse sugli affari(imposte di bollo, imposte sugli spettacoli e sulle assicurazioni, concessioni governative etc.), sono stati effettuati 96 interventi che hanno determinato la constatazione di 122 violazioni, per le quali 167 persone sono state oggetto di sanzioni amministrative ed altre 3 di denuncia penale all’A.G., con risvolti di tributi evasi per un ammontare di 102.000 euro.

Stupefacenti

L’azione a contrasto dei traffici illeciti nella provincia ascolana, grazie anche al sempre prezioso apporto fornito dalle unità cinofile della Compagnia di San Benedetto del Tronto, si è rilevata, ancora una volta, altamente concreta. Sono state infatti condotte 44 operazioni, determinanti il sequestro di oltre 14 Kg. di sostanze stupefacenti (10 Kg. di hashish/marijuana, 1,6 Kg. di eroina e 2,2 Kg. di cocaina e 0,4 Kg. di altre sostanze), la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 33 persone – di cui 21 in stato di arresto – e la segnalazione all’Autorità Prefettizia di 24 soggetti. Risultati che, anche quest’anno, risentono degli esiti di più articolate indagini di polizia giudiziaria condotte sotto l’egida delle Procure della Repubblica di Ascoli Piceno e di Fermo.

Pirateria fonografica, audiovisiva, informatica e contraffazione marchi

Gli interventi eseguiti negli specifici comparti, sempre più strettamente tra loro collegati anche sotto l’aspetto dell’impegno dell’azione a contrasto, costituiscono parte dei settori della polizia economica, cui è stato dedicato un cospicuo numero di risorse umane, con un’azione rivolta anche verso il contrasto alle violazioni dei diritti di privativa e dell’immissione in commercio di prodotti non conformi a gli standards di sicurezza europea e nazionali, traducibile, nel concreto, al sequestro di 11.000 articoli contraffatti (abbigliamento, oggettistica, accessori etc.) ed il deferimento all’A.G., a piede libero, di 19 persone.

Gioco d’azzardo

Costante è stata l’attenzione ispettiva riversata alla particolare fenomenologia illecita, incentrata in via prevalente verso gli apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento – in cui spesso si concentrano rilevanti interessi della criminalità – sia per contrastare le attività di gioco illegale, sia per intervenire in merito ai connessi fenomeni di evasione d’imposta. Le varie operazioni di servizio intraprese nel corso dell’anno – che hanno interessato diversi circoli ricreativi ed esercizi commerciali di tutta la provincia – hanno portato al sequestro di 11 videopoker e 32 apparecchi da divertimento ed intrattenimento (slot machine et similia) e la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 19 persone e, in tale ambito, sono state individuate e sequestrate diverse postazioni informatiche che, attraverso collegamenti a siti internet, consentivano l’esercizio del gioco d’azzardo.

Attività di polizia marittima ed ambientale

La componente navale del Corpo presente nella provincia ascolana continua a far sentire la propria tangibile presenza sia nell’ininterrotta azione di vigilanza e di soccorso lungo le coste provinciali che nella repressione dell’attività illecita nel settore ambientale, con il proprio apporto di personale altamente specializzato.

Le operazioni svolte in corso d’anno dalla Sezione Operativa Navale di San Benedetto del Tronto hanno determinato, infatti, l’individuazione di 54 illeciti, la denuncia all’A.G. di 43 persone ed il sequestro – tra altro – dei seguenti beni:

5 aree adibite a deposito incontrollato di rifiuti, per un totale complessivo di mq. 1.680, al cui interno sono stati rinvenuti – e sequestrati 4 automezzi, 53 batterie esauste, Kg. 500 di olio esausto, oltre 85.000 Kg. di rifiuti vari (metallici ed industriali) e 1.400 Kg. di eternit; 25 reti/attrezzi da pesca e oltre 5.000 Kg. di pescato;4 anfore.