SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dal Tenna in giù? Marca sporca. Gli stereotipi son duri a morire, ma a volte sono ricercati con forza da chi dovrebbe, invece, eliminarli. Ci riferiamo all’inserzione pubblicitaria di giovedì 25 giugno realizzata dalla Regione Marche sul quotidiano “Il Messaggero“: 16 pagine a colori, in formato tabloid.
La testata dell’inserto è “Marche“, scritto in maiuscolo, con sottotitoli in prima pagina “in evidenza 2009” e “Vivere le Marche d’estate” (e già qui l’occhio coglie una prima gaffe: le province segnalate sono quattro, Ascoli e Fermo risultano ancora unite…). La foto della prima pagina è, forse, di Torre di Palme. Per il resto, sfogliando, si trovano molte informazioni interessanti su Ancona e provincia, Pesaro e provincia, già un po’ meno (ma abbastanza) su Macerata e provincia e su Fermo e provincia. Per quanto riguarda il Piceno, nulla.
Cominciamo da pagina 16, a ritroso: qui la pubblicità a tutta pagina titola: “Quest’anno la tua vacanza sa sogno è nelle Marche… l’Italia in una Regione“. Ottimo e indovinato l’antico slogan. Peccato che ad essere pubblicizzata nella pagina più evidente è un tratto di costa rocciosa del Conero. Che forse rappresenta l’1% dell’intera estensione della spiaggia (sabbiosa) marchigiana. Un potenziale turista (semmai un turista sia interessato a notizie di cronaca locale…) che in questi giorni è (infreddolito) a San Benedetto o a Senigallia, magari, se ha visto questa immagine, avrà voglia di andare altrove.
PAGINA 15: “Cantine aperte: vedi cosa bevi, tutto l’anno”. Qui ci sono 62 piccoli spazi pubblicitari per le cantine marchigiane. Quelle Picene sono due: San Francesco di Acquaviva (numero 59), Le Caniette di Ripatransone (57). Niente male.
PAGINA 14: “La colonna sonora dell’estate dorica“; “Le Marche a tutto folk”, dove si parla di dieci concerti di cui uno solo nel Piceno, ad Offida, il 7 agosto; “Fano Jazz”; “Musicamdo” (concerti nel Maceratese).
PAGINA 13: “A luglio il palato celebra il mare”, sottotitolo: “Porto San Giorgio e Recanati dedicano una festa al grande protagonista blu dell’estate”; “Dalla Valle del Metauro, il pane che fa bene alla salute”; e un altro articolo sul Verdicchio di Matelica.
PAGINA 12: pubblicità.
PAGINA 11: un articolo intitolato “Un’estate da brivido e tinta di giallo”, sul festival GialloMare nel Fermano, e poi sul festival del Teatro Ragazzi a Porto Sant’Elpidio.
PAGINA 10: “30 anni per il Rossini Opera Festival” di Pesaro; “A Sassoferrato, i grandi maestri dell’arte contemporanea in mostra”; e un altro articolo su “Civitanova Danza”.
PAGINA 9: “A Urbino la mostra dell’anno” su Raffaello e “Fano Moonlight Festival 2009″.
PAGINA 8, forse pubblicitaria, comunque su Fossombrone, valli del Cesano e del Metauro, Pesaro-Urbino.
PAGINA 7: “A Caldarola le stanze del cardinale” e un altro articolo sullo Sferisterio di Macerata.
PAGINA 6: pubblicità del Verdicchio dei Castelli di Jesi.
PAGINA 5: pubblicità a tutta pagina sulla città di Ancona.
PAGINA 4: pubblicità.
PAGINA 3: è l’unica “neutrale”, ovvero riporta l’intervista dell’assessore regionale al Turismo e Cultura Vittoriano Solazzi, e una breve sui musei marchigiani.
PAGINA 2: “Oasi di relax e rifugio in ogni stagione: la Riviera del Conero ha ricchi fondali, acque azzurre, pareti a picco sul mare e sentieri naturalistici. Ma anche suggestioni gastronomiche”. L’articolo basso invece riguarda itinerari della Provincia di Ancona.
Della prima pagina, abbiamo parlato.
Il nostro dovere è di informare. Altri, forse, avranno il compito di chiedere maggiori spiegazioni. Questa testata, come d’abitudine, darà spazio a qualsiasi chiarimento. Sta di fatto che potrebbero esserci soltanto due giustificazioni: che è in arrivo un secondo numero tutto sul Piceno (ne dubitiamo), e che persino i redazionali sono stati commissionati a pagamento. Ma la Regione Marche non può mescolare il suo logo con una inserzione pubblicitaria dove viene dimenticato un quinto della sua popolazione. Sarebbe anche doveroso sapere quanto tutto ciò è costato alla Regione e quindi anche alle tasche dei cittadini piceni.
Rimediare, please. E che qualcuno ammetta l’errore e chieda scusa, magari. Ma in Italia (pardon, nelle Marche) queste cose accadono raramente.
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Derisi anche dalla regione; sono curioso di vedere come si comporterà il sindaco nei confronti del compagno di partito Spacca di fronte a questo insulto…
questa è la riprova che a livello regionale noi siamo considerati la feccia,forse perchè non siamo allineati alle amministrazioni rosse del nord delle marche.e allora che si facciano annettere loro dall'emilia romagna e non rompano più i co…. a chi la pensa diversamente!!!
ricordino però che le provincie di AP e MC non sono più un loro feudo!
saluti
Allora, forse posso dare qualche informazione. Giovedì mattina ho visto l'inserto al bar e ha incuriosito anche me. Ho fatto lo stesso ragionamento di Pier Paolo; l'impressione era che l'intera pubblicazione, che non menziona nè san benedetto nè tantomeno il piceno, fosse stata finanziata e pagata dalla regione. Così, tornato in ufficio, ho segnalato la cosa al Sindaco, chiedendogli di intervenire. Il sindaco ha risposto ringraziandomi e anticipandomi che avrebbe inoltrato una nota a chi di dovere. La sera poi, dopo la commissione del ballarin, ho chiesto al Sindaco se c'erano stati sviluppi; abbiamo rivisto insieme l'inserto, ma la sensazione,… Leggi il resto »
Semplicemente inaccettabile. Non ci sono giustificazioni di sorta che possano dare un senso a quanto accaduto: che possa trattarsi di una iniziativa anche non istituzionale, ciò non riduce la gravità del fatto perchè viene usato il LOGO ISTITUZIONALE della REGIONE MARCHE così come l’indicazione sia del NUMERO VERDE che del SITO ISTITUZIONALE della Regione Marche. Quindi la pubblicazione non può non legarsi ad una responsabilità (diretta o meno) della Regione Marche – assessorato al turismo, che, guarda caso, pubblicizza una SPIAGGIA che non è la spiaggia per eccellenza della costa della Regione Marche (per altro di sabbia fine, non ghiaiosa… Leggi il resto »
Caro Daniele, se anche fosse una iniziativa privata, questa denoterebbe l'uso improprio del termine "Marche": è come se parlando della Toscana non si facesse riferimento a Grosseto e alla -maremma, o a Siena, o Arezzo… Quindi c'è un uso improprio di un termine geografico da parte di privati. Ma questo sarebbe sostenuto sempre dalla Regione, e aggravato, con un proprio logo, i numeri di telefono, e una foto che non rappresenta la spiaggia marchigiana (quindi fuorviante dal punto di vista comunicativo) e che rafforza quanto scritto nelle 15 pagine precedenti, ovvero una rappresentazione della regione dal Metauro al Tenna. Ti… Leggi il resto »
Ci sarà la possibilità di rimediare il prossimo fine settimana visto che l'attenzione sarà rivolta a questa bella cittadina che come una donna di malaffare offrirà le sue grazie all'adulatore di turno. Strano però perché questa volta sarà la malafemmina a pagare. San Benedetto del Tronto l'unica località turistica al mondo che con l'accoglienza turistica che naturalmente la caratterizza e i bassi fondali del suo mare è comunque lieta d'ospitare manifestazioni agonistiche che già solo per la loro denominazione non dovrebbero svolgersi in tratti di mare adiacenti alla costa. Sapete cosa significa il termnine Off Shore in inglese? Provate a… Leggi il resto »
Come ti ho detto infatti non sono d'accordo nè sulla foto nè sul target dell'operazione. Ribadisco però che un conto è pubblicare un inserto a carico della regione per decine di migliaia di euro e un altro è sponsorizzare un inserto regionale di un quotidiano – sul quale, com'è ovvio, l'inserzionista non ha alcun controllo al di fuori dei suoi spazi – con l'acquisto di una pagina per qualche centinaia di euro. La scorrettezza, semmai, c'è da parte di un giornale (che avrebbe dunque tra i suoi doveri quello di dare un'informazione completa) che ha completamente trascurato il nostro territorio.… Leggi il resto »
Per Daniele Primavera: la frase «con l’acquisto di una pagina per qualche centinaia di euro» avrebbe bisogno di qualche precisazione e, se sa la cifra, la dica per intera. Qualche centinaia di euro non significa niente. Almeno credo.
Ci dica quello che sa. Se sa.
Grazie
Non so niente più di quanto ho detto, ma so per esperienza professionale che una singola pagina su un quotidiano a diffusione regionale, su un inserto estivo, costa alcune centinaia di euro. Per cui, poiché mi sembra non irrilevante l’entità della spesa, mi è sembrato giusto fargli riferimento. Se poi parliamo di quattro o seicento euro non credo faccia differenza dal punto di vista politico, giusto? Dipende da parametri di cui ovviamente non sono a conoscenza. IL DIRETTORE RISPONDE Dalle parole di Daniele Primavera si evince una sorta di giustificazione al comportamento della Regione Marche. Forse mi sbaglio ma non… Leggi il resto »
Daniele a fatti compiuti TUTTI siamo buoni a dire io sono intervenuto in anticipo. PURTROPPO IL PICENO DA DIVERSI ANNI è solo assetato di potere locale e di visibilita locale PERSONALE… della gente non gle ne frega nulla e di nessuno di questi politici del Piceno che ci hanno e ci stanno governanndo .
Daniele … basta , la gente si è sveglaita basta a prenderla in giro con un volgare politichese da terzo mondo….
Carissimi lettori, mi chiamo Euro Grilli e sono un giornalista che vive in Umbria. Amo San Benendetto del Tronto e tutto il Piceno dove nel lontano 1996 per conto del mio editore Donati di Milano aprimmo la redazione del Corriere di Ascoli-San Benedetto. Iniziativa che prutropppo – progettata male – non ebbe fortuna. Sono rimasto comunque legato alla vostra bellissima terra perché al seguito di Miss Italia sono venuto tantissimi anni ain occasione delle prefinali nazionali del concorso di Enzo e Patrizia Mirigliani. Era anche l'occasione per rivedere tanti amici tra i quali ricordo sempre con grande affetto e stima… Leggi il resto »
Qesta pubblicazione dovrebbe far capire agli esponenti della politica locale che fuori dalla propria amministrazione non contano niente; e questo danneggia il territorio!
Il fatto che non ci sia una menzione su questa pubblicazione che riporta lo stemma della regione, il numero della regione, ed il sito della regione e non c'è nessun riferimento all'editore o al giornale fa capire come la natura di questa pubblicazione sia stata voluta dalla regione e non è un opuscolo pubblicitario finanziato con gli spazi pubblicitari.