SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Rimesso a nuovo da cima a fondo, predisposto per superare l’esame delle normative anti incendio sulle quali tanto si discusse nel marzo scorso a proposito della cosiddetta “movida sambenedettese”.

Riapre il Pao, locale da ballo, club esclusivo e allo stesso tempo nazional popolare, uno dei templi del divertimento “lungomare&palme”.

Riapre e fa il filotto con le ristrutturazioni in alcuni casi radicali (si veda lo storico chalet “Medusa”) che hanno subito gli stabilimenti balneari del cosiddetto “centro storico del mare”.

Uno dei proprietari del Pao, il consigliere comunale Paolo Forlì, illustra le opere e gli investimenti compiuti che permetteranno l’agibilità della zona club per 500 persone. «Ci siamo autodenunciati, se così si può dire, e abbiamo scelto la via della legalità assoluta, contro ogni pressapochismo. Abbiamo installato otto porte tagliafuoco, a tre metri di profondità nel terreno abbiamo installato un serbatoio per 5000 litri d’acqua; abbiamo disposto un sistema di idranti, tre porte antipanico oltre a quelle che già c’erano, e poi coibentato pareti e sfondato mura, reinstallato impianti elettrici e usato vernici ignifughe, spostato i contatori e predisposte nuove uscite di sicurezza. Ancora dobbiamo terminare il rendiconto finale, ma l’investimento compiuto si aggira sui centomila euro».

Forlì vuole precisare che non si tratta di pubblicità gratuita, e in effetti la rilevanza pubblica di questa situazione e dell’intero “sistema del divertimento” sambenedettese c’è. Sul piano turistico, sociale, economico. «La nostra riapertura in quanto locale da ballo la riteniamo una cosa di rilevanza cittadina, in quanto il tratto di lungomare nord dove lavoriamo sta diventando meraviglioso e apprezzatissimo in almeno due province. Porta in Riviera il “turismo della notte” e crea un indotto economico con tutte le aziende e i fornitori che lavorano assieme a questi locali».

MOVIDA PULITA Forlì e i suoi soci del Pao stanno promuovendo in questi giorni l’associazione culturale “Movida Pulita”, aperta a titolari e gestori dei locali ma anche alla gente comune. L’obiettivo del sodalizio è quello di promuovere una concezione del divertimento che esclude l’uso delle droghe, che aiuta la gente a comprendere la stupidità e la pericolosità del mettersi alla guida ubriachi. Più in generale, dice Forlì, l’associazione vuole essere anche un luogo per discutere sul turismo e sulle prospettive del mondo della movida cittadina.