SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cambia denominazione, sceglie l’estate, trova un logo affascinante nella sua semplicità e soprattutto torna, nonostante la crisi.
Dal 3 all’11 luglio la sedicesima edizione del Premio Libero Bizzarri, da quest’anno identificato con il termine DocFilmFest e non più rassegna, ritorna nei mesi caldi e lo fa immergendosi tra la gente, prediligendo i luoghi aperti, nella fattispecie piazza Giacomo Matteotti (reinventata per l’occasione dalla fantasia dello scenografo Francesco del Zompo).
Una settimana di incontri, proiezioni, premiazioni, dibattiti e soprattutto documentari, protagonisti indiscussi del Premio.
«La selezione dei documentari è stata fatta con grande difficoltà – ha dichiarato Maria Pia Silla, presidente della fondazione Bizzarri – non è facile scegliere in questi contesti. Tutti i lavori erano di ottima qualità e realizzati da professionisti. Ne abbiamo scelti venti».
Tra gli eventi importanti del DocFilmFest da segnalare il Premio Bizzarri Cinema 2009, che quest’anno andrà all’ascolano Giuseppe Piccioni, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Il premio sarà consegnato allo stesso Piccioni venerdì 3 luglio alle 21,30 presso il teatro comunale Concordia, dopo la proiezione del film Giulia non esce la sera.
Il premio alla carriera andrà invece a Carlo delle Piane, teramano di nascita ma di origini napoletane, che festeggia quest’anno sessanta anni di attività e sarà presente in piazza Matteotti venerdì 10 luglio, dove verrà proiettato La ballata di un uomo brutto di Sabrina Negri e Dimitris Statiris e Regalo di Natale di Pupi Avati.
Giovedì 9 luglio invece una triste ferita della storia sambenedettese e nazionale verrà ricordata sempre in piazza Matteotti, con la proiezione, per la prima volta integrale, del documentario di Luigi Maria Perotti, L’infame e suo fratello, un lavoro a cui il giovane regista sì è dedicato ripercorrendo gli anni di piombo e l’omicidio di Roberto Peci.
La serata finale ci sarà sabato 11 luglio a partire dalle ore 21,30 sempre in piazza Matteotti. Dopo un omaggio a Libero Bizzarri e la proiezione del documentario Boccioni e il Futurismo (nel centesimo anniversario della pubblicazione del Manifesto di Marinetti) seguirà la consegna dei premi: al documentario vincitore, al secondo classificato, il premio Andrea Pazienza e le menzioni speciali. La serata finale verrà presentata da Paolo Di Giannantonio, giornalista Rai.
«La giuria quest’anno – ha precisato Fabrizio Pesiri, direttore artistico della Fondazione Bizzarri insieme a Massimo Consorti – sarà composta esclusivamente da direttori di festival a livello nazionale e presieduta da Luigi Di Gianni, documentarista e regista cinematografico e televisivo».
«Il Premio Bizzarri rappresenta il fiore all’occhiello di questa città – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Margherita Sorge – e può contare su due finanziamenti certi, quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e quello del Comune di San Benedetto del Tronto. Ciò non è vero per la Provincia di Ascoli e per la Regione Marche. La Provincia, in particolare, quest’anno ancora non ha dato nulla e non sappiamo se darà qualcosa in futuro. Già lo scorso anno il suo sostegno economico si era notevolmente ridotto».
Il Comune contribuisce al premio con una somma di 18.076 euro destinati alle attività della fondazione e con 7.700 euro per i premi. La Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno invece elargisce un contributo triennale di 20 mila euro annui.