riceviamo e pubblichiamo dall’assemblea territoriale di Cittadinanzattiva
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Siamo chiamati alle urne i prossimi 21 e 22 giugno. Sono i tempi del voto sofferto e difficile, il motivo di fondo è che dagli schieramenti arrivano solo diagnosi ed accuse ma poco sulle reali cure da adottare per questa area territoriale.
Occupazione. Turismo. Cultura. Fiducia verso le Istituzioni. La “buona” e trasparente amministrazione degli enti pubblici e privati. Il cittadino che paga le tasse e che chiede diritti. L’eccesso di partitocrazia sulla sanità a dispetto della meritocrazia. Cosa hanno da dire i politici in merito a questi pochi ed elementari contesti al fine di ottenere una normale comunità civile?”.
“Noi non ci fidiamo di chi fornisce indicazione di voto oppure di chi incassa molti voti, ma esigiamo di leggere, nero su bianco, gli impegni di chi intende spendersi per una comunità oggi più di ieri in difficoltà. Non intendiamo foraggiare chi intende la politica come potere ad uso e consumo suo e di chi gli ruota intorno. Intendiamo il politico come uomo libero e non come ostaggio a dispetto di una comunità che invece chiede coraggio e capacità, da parte di chi si è volontariamente proposto.
L’unica cosa su cui intendiamo esporci è affermare di liberarci dai condizionamenti, dalle false ideologie, dai concetti anacronistici e velleitari dei partiti, ci accorgeremmo che il nostro accanimento nel difendere certe posizioni e certe persone è in massima parte campato per aria. Cambiando il nostro voto noi possiamo generare un terremoto politico, perché faremmo saltare tutti gli equilibri, togliendo ogni certezza ai partiti; e, cosa ancora più importante, costringeremmo i partiti a confrontarsi con noi, cosa che non fanno più da molti anni.
In questa campagna elettorale ci sono alcune bugie strategiche, ma non possiamo esimerci dall’esercitare il diritto/dovere di votare e, quindi, alla fine, scegliere chi andrà a governare; chi conquisterà la vittoria sappia, però, fin d’ora che dovrà fare i conti con i tanti cittadini attivi che svolgeranno un ruolo di proposta e controllo superiore a quello di chi governerà. Non ci faremo impressionare dalle bandiere della vittoria, ma eserciteremo un ruolo serrato perchè chi vincerà questa tornata elettorale non potrà permettersi di gettare la responsabilità dei problemi a chi ha precedentemente governato; pertanto chi governerà dovrà assumersi tutte le responsabilità dei tanti problemi che invece dovranno essere risolti”.