ANCONA – Il presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca, ha inviato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la richiesta per il riconoscimento della dichiarazione dello stato di emergenza in seguito agli eventi meteorologici che si sono verificati nelle Marche alla fine di maggio e ai primi di giugno scorsi. L’insistenza delle perturbazioni durante questo periodo ha provocato diversi disagi alla popolazione e vari dissesti. Venti i comuni più colpiti: Fano, Senigallia, Ancona, Falconara, Castelfidardo, Numana, Camerano, Belmonte Piceno, Cingoli, Servigliano, Petritoli, Grottazzolina, Montegiberto, Porto San Giorgio, Fermo, San Benedetto del Tronto, Grottammare, Recanati, Pedaso e Altidona.

Le piogge che si sono protratte per circa 60 ore, hanno provocato l’innalzamento dei principali fiumi dell’area interessata e l’esondazione in diversi tratti di alcune aste fluviali del reticolo idrografico minore, hanno determinato allagamenti diffusi, smottamenti e frane che hanno invaso le strade di alcuni centri abitati della fascia collinare. Realizzato anche lo sgombero di diverse famiglie dalle loro abitazioni.

Il presidente Spacca nella missiva ha sottolineato che la Regione e gli Enti locali interessati hanno celermente attuato tutti gli interventi di competenza, utilizzando mezzi e soprattutto risorse proprie, ma data la portata dell’evento non è possibile fronteggiarlo con mezzi e poteri ordinari.