ASCOLI PICENO – Accordo impossibile: le ferite causate dalla divisione della sinistra alle elezioni provinciali non sembrano rimarginarsi neanche in vista del ballottaggio Celani-Mandozzi, e tra i vertici del Pd e i sostenitori di Massimo Rossi non sembrano esistere margini di intesa. La lista Piceno al Massimo, sostenitrice dell’ex presidente della Provincia, scrive senza tema di dubbio: «Gli appelli all’unità del sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari e del coordinatore comunale del Pd Felice Gregori suonano per la verità un po’ ridicoli e patetici».
E ancora: «La finalità-è trasformare la vittima in carnefice e i carnefici in salvatori della patria, e far apparire come capricci e superabili umani dissapori privati le gravi scelte fatte. Altro che opposizione alla destra! In questo disprezzo c’è una inquietante somiglianza con la cultura berlusconiana, che viene persino biecamente superata nella doppiezza dell’apparente antiberlusconismo».
Secondo Piceno al Massimo, questa metodo politico invoglierà gli elettori ad andare “al mare” nei giorni del ballottaggio, anche se la lista lancia un appello a quanti, nel Pd, stanno lavorando fattivamente ad una vera unità del centrosinistra.
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Ma che dicono questi? Di berlusconiano c'è solo stata una campagna elettorale incentrata sul massimo che c'è rispetto agli altri, quindi logica denigratoria dell'avversario.
Di berlusconiano ho visto solo foto fatte al Capo con la mano sulla spalla dei suoi fedeli attivisti-candidati, ogni esponente di Forza Italia ha una foto con il Capo bene in vista nel proprio ufficio.
Noi che ci siamo accontentati del minimo, sappiamo bene che è minimo anche il richio di essere traditi, oggi. Prendiamoci l'uovo Mandozzi e dimenticatevi la gallina…
attento 99 passi
il prossimo protebbe essere quello nel "Baratro politico.."
nella vita meglio non accontentarsi……
Cogli il MASSIMO.