SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Campionessa, simpatica e intelligente. E’ stata la madrina della due giorni di beach volley made in San Benedetto. Ci scambiamo due chiacchiere con piacere, nonostante i nugoli di zanzare alzatisi nelle ultime ore tentino di rovinare questo inizio d’estate. Non bastano le schiacciate da campionessa, contro le zanzare di Cacciatori ce ne vorrebbero cento.
Come ti sei trovata a San Benedetto, Maurizia?
«Io sono di casa qui – ammette l’atleta carrarese – da piccola ci venivo in vacanza e ho anche giocato le mie prime partite sulla spiaggia. L’organizzazione dell’evento è stata perfetta, tutto sotto controllo nella vostra Beach Arena, ottima accoglienza per le atlete e per il pubblico».
La trovi cambiata, San Benedetto?
«La trovo più bella, ora. Ma per me è stata sempre un luogo ameno, il luogo delle vacanze, del riposo. Un piccolo paradiso. Dieci anni fa ci tornai l’ultima volta con la nazionale di Velasco per uno stage. Passa il tempo, eh?».
Il beach volley non è il tuo mondo. Ti ci avvicinerai? Oppure ti dedicherai all’allenamento?
«Il beach è un altro mondo rispetto al volley indoor. Credo che lo sport in spiaggia possa essere una grande attrazione per una città come San Benedetto. Io ora lavoro in televisione con Sky e adoro fare la commentatrice. L’allenamento? Da giocatrice litigavo sempre con i trainer, ero un po’ matta. No, non farò questa strada. Lo spettacolo? All’Isola dei Famosi ho partecipato da sportiva e mi sono comportata da sportiva, è stata un’esperienza forte, una sorta di prova fisica».
Qual è la cifra essenziale del volley? L’insegnamento che dà questa disciplina, insomma, al di là delle nozioni tecniche.
«Sono dell’idea che gli sport di squadra siano più divertenti, a maggior ragione per una persona timida come me. Ti apre il carattere, ti fa condividere momenti ed emozioni con gli altri. La pallavolo in Italia va forte, è lo sport che ha più tesserati, è giocato nelle scuole e ci darà ancora tante soddisfazioni, abbiamo tanti bravi allenatori. Credo che sia una disciplina dove la componente fondamentale è quella psicologica. Puoi essere al top fisicamente e tecnicamente, ma il salto di qualità lo fai solo se sei tranquillo nella testa».
Sei una donna e una atleta fortunata. Hai altri sogni da realizzare?
«Apprezzo tutto quello che ho, ho una famiglia stupenda, persone che mi stanno vicine. Stare spesso lontana da casa mi fa apprezzarle ancora di più. Sono felice, ho tutto e non sogno chissà che cosa».

Durante la cena in onore della Cacciatori, il sindaco Giovanni Gaspari ha avuto parole di elogio per il movimento pallavolistico sambenedettese: «Società dai vivai importanti e palestre attrezzate, queste sono le nostre carte vincenti. La palestra dell’Agraria e quella della scuola Caselli sono sempre piene, ora anche la palestra Curzi. Veramente un bel movimento, che come Comune ci impegniamo a sostenere sempre più per portarlo al livello del nord delle Marche».