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MONTEPRANDONE – Paolo Puzielli, 38 anni, architetto che vive e lavora a Centobuchi, è il candidato sindaco del Pdl di Monteprandone: «Ma da cinque anni collaboro strettamente con il gruppo politico consiliare del Pdl, rappresentato da Giuseppina Massi e Giandomenico Camilli: grazie alle mie conoscenze, ho rappresentato per loro una sorta di consulente tecnico». Puzielli, infatti, da 10 anni svolge la professione di architetto, e in particolare ha ottenuto un master in Restauro Architettonico e Beni Culturali e quindi si è perfezionato in Progettazione Urbana a Firenze.
«Negli ultimi anni mi sono occupato molto di Monteprandone con molti interventi di recupero e restauro: cito, tra le altre, la Parrocchia di San Niccolò, il Museo di Arte Sacra – tra l’altro voluto proprio dalla minoranza e inizialmente osteggiato dalla giunta Menzietti – la Chiesa Madonna della Speranza, e poi un progetto di recupero degli edifici storici del centro». Puzielli, inoltre, con il fratello, è tra i fondatori dell’associazione Marche Jazz 2000, che si è distinta, negli ultimi anni, in numerosi eventi musicali.
L’urbanistica è un argomento molto caldo a Monteprandone. Qual è la posizione del Pdl?
«La passata amministrazione ha trasformato le zone verdi in aree edificabili, alcune per l’edilizia popolare, altre per favorire imprenditori locali. Parlo ad esempio della zona Rustichelli a Monteprandone, e dell’area adiacente a via Liberazione. Noi faremo delle varianti al contrario: queste due aree, ora bloccate per il ricorso al Tar di alcuni cittadini, torneranno destinate a verde. Altro ricorso al Tar riguarda il Piano di Recupero della Zona del Molino, bloccato da cinque anni. Noi garantiremo la realizzazione strategica di interventi urbanistici in quella zona, penseremo ad un nuovo Prg».
Nel vostro programma si parla di aumento di cubatura per tutti i fabbricati. Che significa?
«Si tratta di una metodologia chiamata “sostituzione edilizia”, necessaria per riqualificare e garantire sistemi di risparmio energetico. Non è una bestemmia: anche i piani regolatori di Grottammare e Alba Adriatica lo prevedono. In caso di demolizione o anche ristrutturazione, si può prevedere un aumento di cubatura. Questo anche per ridurre la necessità di nuovo territorio da destinare all’edilizia».
Durante la nostra diretta video con gli altri candidati, è stato molto critico con gli assessori Bordoni e Lattanzi. Perché?
«Sono ricandidati e si sono distinti per incapacità e inadeguatezza, creando una situazione di degrado cittadino, visibile dalle code, dal traffico pesante, dalla mancanza di rotatorie, sottopassi ferroviari, opere incompiute».
In cosa vorrebbe contraddistinguere, nel caso diventasse sindaco?
«Credo che vada riformata la politica dei servizi sociali, ingiustamente sbandierata dalla sinistra come un proprio grande merito. Basta con l’assistenzialismo a favore di associazioni che non offrono nulla di tangibile. Offriremo dei reali sistemi di tutela, soprattutto per anziani e fasce deboli. Nomineremo un esperto esterno del settore, specializzato nell’opera di formazione e assistenza alla persona».
Torniamo alla politica pura: Orlando Ruggieri sembra sia dalla vostra parte. Che significa?
«E’ stato scaricato dalla sinistra e gli abbiamo dato l’opportunità di parlare ai nostri incontri come libero cittadino, quale si dichiara. E’ una persona con notevole esperienza politica, è stato sindaco per 10 anni e onorevole per 5, crediamo sia una risorsa per la città. Ed è la dimostrazione che la sinistra è spaccata».
Come si è arrivati alla sua candidatura?
«Ho un po’ rotto la situazione di stallo nel centrodestra. Ma ci tengo a precisare una cosa: io non mi sono svegliato una notte e ho deciso di fare il sindaco. Forse questo è accaduto agli altri tre candidati: io invece sono stato designato in questo ruolo dal coordinatore provinciale del Pdl, Vittorio Santori, nell’ambito di un ragionamento politico, con l’appoggio dei consiglieri comunali Camilli e Massi. La mia lista, poi, è la rappresentante del centrodestra unito (da La Destra alla Lega) a Monteprandone, al contrario di quello che vociferano alcuni candidati della lista civica “La Nostra Città”».
Cosa si possono aspettare i cittadini da una sua eventuale vittoria?
«Daremo nuova spinta allo sviluppo cittadino, cominciando, ad esempio, dall’individuare due nuovi assessorati, alla Cultura e al Turismo, per promuovere nella maniera migliore storia e tradizioni delle associazioni».