Da Riviera Oggi in edicola numero 777

GROTTAMMARE – Marcello Capriotti è stato un consigliere comunale a cui sono seguiti due mandati come assessore. Quest’anno si candida alle provinciali con la lista Piceno al Massimo a sostegno di Massimo Rossi.

Perché una candidatura alle provinciali?

«Arriva in un momento particolare, dopo l’esperienza politica acquisita. Essere chiamato direttamente da Rossi mi ha onorato ed è stato un piacere, anche se sarà un sacrificio incredibile».

Quali sono gli obiettivi in ambito provinciale?

«Per quanto riguarda Grottammare sicuramente occorre portare a termine i progetti già avviati in questi 5 anni, come ad esempio l’esperienza innovativa delle campagne di ascolto, metodo nato a Grottammare e riportato poi in Provincia: questo “laboratorio politico” va allargato il più possibile. Urbanisticamente poi uno dei primi progetti che prenderò a cuore è quello del completamento della bretella di collegamento fra la Val Tesino e l’autostrada, per togliere l’amministrazione da eventuali imbarazzi contro le speculazioni edilizie.».

Un commento sulla separazione fra Mandozzi e Rossi?

«È abbastanza strano che il Partito Democratico abbia scelto di andare da solo, loro che affermano che Rossi non ha avuto il coraggio di fare le primarie. Rimane comunque una competizione politica che vede degli amici concorrere in diverse coalizioni».

Cosa cambierebbe se vincesse il centro destra?

«Celani viene dall’esperienza negativa di Ascoli e oltretutto non ha le idee chiare per quanto riguarda la costa. Ad esempio ha parlato male del Parco Marino e della Sentina, commenti che hanno fatto capire che non conosce la reale situazione e potenzialità. Sarebbe strano che l’elettorato premiasse un candidato che non appartiene a tutta la Provincia».

È possibile fare una previsione?

«È possibile e auspicabile il ballottaggio fra Mandozzi e Rossi. Se si andasse al ballottaggio con la destra, le previsioni sono ancora più rosee».