SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Piero Fassino sbarca in Riviera e sponsorizza Emidio Mandozzi: «L’unico voto utile è quello dato a lui», spiega il parlamentare torinese, giunto in mattinata alla Palazzina Azzurra per un incontro con i simpatizzanti del Partito Democratico.

Una linea chiara e già nota, che viene però sottolineata quando gli riferiscono che saranno  sei in totale i candidati a concorrere alla presidenza della provincia picena: «Tutti i voti sono degni, ma non tutti sono allo stesso tempo utili. Se si vuole vincere e vincere bene, c’è bisogno di non disperdere le proprie preferenze. Nel 2008 – continua l’onorevole – abbiamo visto come gli italiani non apprezzino la frammentazione. Ebbene, tornare indietro non credo sia una buona scelta».

Successivamente il campo d’osservazione s’allarga ed il parlamentare del Pd preme su temi delicati quali la recessione mondiale ed il turismo: «La crisi è profonda, checché ne dica il Presidente del Consiglio. L’Italia tuttavia ha un ampio patrimonio come l’attività turistica e proprio usando questa può uscire da tale situazione. Ma serve una politica economica che sappia metterla a frutto. Le misure adottate da Berlusconi ci paiono insufficienti e, sinceramente, siamo stufi degli annunci nei quali si afferma che il peggio sia passato. Il turismo – aggiunge Fassino – è perdipiù penalizzato dall’attuale approccio all’immigrazione. Con la restrizione nella concessione dei visti subiremo infatti danni in questo senso».

Mandozzi per quanto riguarda lo sviluppo del turismo ha parlato di “Meno ‘Palazzo’, più territorio”, ribadendo che «questo è il metodo per capire al meglio quali sono le esigenze e quali risposte più appropriate dare a quanti operano ogni giorno sul campo».

Le frecciate al Governo, ma soprattutto al Cavaliere, non si sono fermate qui: «Sul terreno amministrativo tra noi e il Pdl non c’è confronto, e Berlusconi lo sa. Sanità, servizi sociali e scuole materne migliori sono presenti nei comuni gestiti dalla sinistra».

Infine, ecco da Fassino una dura osservazione sulle prossime elezioni Europee: «Il centrodestra italiano sta marcando una forte ideologia anti-europeista, dove si lascia intendere che le decisioni prese a Strasburgo corrispondano ad un impedimento e ad un problema per il nostro Paese. Noi, al contrario, crediamo nel “progetto Europa” e lo reputiamo fondamentale».