MARTINSICURO – Quindici giorni di tempo per lasciare le strutture ricettive da parte degli sfollati del terremoto che hanno l’agibilità della propria casa. La notizia è stata data da Lorenzo Alessandrini, responsabile nazionale della Protezione Civile per gli alloggiamenti sulla costa. Giovedì 28 maggio ha incontrato a Martinsicuro i campeggiatori abruzzesi e marchigiani e il presidente nazionale della Faita Maurizio Vianello, per fare il punto della situazione alla vigilia della nuova stagione turistica.

«I sopralluoghi negli edifici danneggiati dal terremoto sono ormai completati e tutti gli immobili hanno ottenuto una classificazione in base ai danni subiti. E’ stata emessa a tal proposito un’ordinanza in cui si obbliga ai proprietari di abitazioni che rientrano nella tipologia A (cioè quelle che non hanno subito danni tali da costituire pericolo per i residenti, ndr) e B (ossia quelle che hanno riportato danni minimi e che sono agibili con provvedimenti di pronto intervento, ndr) di far ritorno a casa. Ci sono 15 giorni di tempo dalla pubblicazione dell’ordinanza, allo scadere dei quali la permanenza nelle strutture ricettive sarà a carico degli sfollati».

L’avviso è stato recapitato nella giornata di giovedì dalle Forze dell’Ordine nei vari campeggi e alberghi della costa, con l’obbligo di essere reso noto agli aquilani per organizzare il rientro a casa. L’elenco degli immobili e la tipologia di agibilità assegnata ad ognuno è consultabile anche sul sito del Comune dell’Aquila http://www.comune.laquila.it/

Nel corso dell’incontro Alessandrini ha illustrato le procedure che la Protezione Civile sta attuando per liberare le strutture turistiche della costa e garantire allo stesso tempo una sistemazione decorosa alle vittime del sisma: «Il numero di sfollati lungo la costa è in continua diminuzione: una parte ha fatto già ritorno a casa, altri si sono trasferiti in appartamenti. Per i restanti stiamo provvedendo in questi giorni a trasferirli in alberghi dell’entroterra». Il 15 giugno è il termine ultimo che è stato fissato per liberare del tutto le strutture ricettive e permettere agli operatori turistici di far fronte alle prenotazioni.

I campeggiatori, al fine di garantire anche agli sfollati che non abbiano una sistemazione alternativa di restare nelle proprie strutture,  hanno avanzato la proposta di mettere a disposizione un certo numero di piazzole dove la Protezione Civile possa sistemare tende e caravan in cui trasferire coloro che attualmente alloggiano nei bungalow.

«Non è un intervento risolutivo – ha spiegato Alessandrini – poiché la Protezione Civile non dispone di roulotte a sufficienza e comunque bisogna spingere la gente a rientrare nelle proprie abitazioni, per tornare al più presto alla normalità».

«E’ necessario assistere gli sfollati – ha aggiunto Vianello – ma nello stesso tempo è importante salvaguardare anche il turismo per non compromettere ulteriormente l’economia abruzzese. Se perdiamo prenotazioni e turisti in questa stagione è probabile che ci sarà un calo anche nelle prossime, pertanto bisogna intervenire d’urgenza».

Tra le preoccupazioni degli addetti del settore inoltre è stata palesata quella del pagamento di penali per l’annullamento delle prenotazioni a causa di mancanza di posti nelle strutture ricettive.