GROTTAMMARE – Laureato all’Università di Macerata, classe 1973, ha iniziato ad avvicinarsi alla politica come rappresentante degli studenti. Dalle idee chiare, soprattutto per quanto riguarda la rete intesa come sociale e come network, Fabio Curzi si candida alle provinciali con Massimo Rossi nella lista “Piceno al Massimo”.

Come mai la tua candidatura nelle provinciali?

«Quando c’è passione politica ne parli con i tuoi amici, con i conoscenti, ma poi arriva un momento in cui non puoi solo parlarne ma ti devi anche mettere in gioco. Mi sono candidato per vedere se sono in grado di fare politica e l’ho deciso io. Non mi piace infatti la politica del “si lo devo fare” e le persone che si candidano solo perché parte di una rete e  ma senza poter portare le sue idee».

Quali sono i tuoi obiettivi in ambito provinciale?

«È quello di avviare una rete sia intesa come network on-line sia sociale. In ambito amministrativo è quello quindi di avviare uno spazio relazionale dei cittadini, dove potersi confrontare quasi n diretta».

È possibile fare un pronostico?

«Matematicamente penso che sia impossibile che Celani vinca al primo turno, è più probabile che si vada al ballottaggio, dove entrerebbero in gioco dei fattori emotivi: Mandozzi sentirà di avere già Provincia in pugno, ma chi ha seguito la politica e chi ha votato Rossi al primo turno probabilmente non voterà Mandozzi. Nel caso invece che al ballottaggio vada Rossi, penso che il quadro emotivo sia ancora più forte che su Celani, per i cambiamenti che ci sono stati nel Partito Democratico. I nodi verranno alla fine al pettine. Se dovessi pensare ad un voto utile questo sarebbe per Rossi».

Se dovesse vincere Rossi, quali cambiamenti prevedi?

«Di certo ci sarà un ricambio generazionale “forzato”, oltre a quello voluto, proprio perché manca la base che c’è stata fino ad ora: non ci sarà più l’organigramma di partito, le regole sono completamente da riscrivere».

E se vincesse la destra?

«Ci sarà probabilmente un cambio dello staff, ma cambiando la squadra non è detto che questo cambiamento sia in positivo».