SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sul caso Multiservizi il Popolo della Libertà si schiera a difesa degli operai con il posto di lavoro a rischio, critica Gaspari accusandolo di malafede e incoerenza e difende le assunzioni fatte dalla municipalizzata durante l’amministrazione comunale Martinelli, in quanto «necessarie a riorganizzare l’azienda e a farla crescere, cosa che infatti è avvenuta».
L’intervista rilasciata dal sindaco a rivieraoggi.it ha scatenato le ire dei consiglieri comunali di centrodestra, tutti componenti della maggioranza Martinelli che fece le assunzioni che più volte dal 2006 in poi Gaspari ha criticato in quanto «eccessive rispetto alla realtà aziendale», definendole «clientelari e legate a logiche di partito».
E allora chiediamo a Luca Vignoli, ex assessore al Bilancio, come risponde a queste critiche del sindaco: «La Multiservizi ha triplicato il suo fatturato negli anni in cui è triplicato il numero dei suoi dipendenti, dai 600 mila euro del 2001 a un milione e 934 mila euro nel 2005. Le assunzioni non sono state fatte per logiche di partito, ma anche se fosse quale sarebbe stato il problema? Sarebbe per caso un motivo per fare una “pulizia etnica” sui lavoratori? Se qualcuno deve pagare per la cattiva situazione che si è creata, allora che paghi l’attuale consiglio di amministrazione, non i lavoratori che hanno solo il loro stipendio e nessun privilegio». E aggiunge: «Il sindaco spieghi esattamente cosa intende per “cattivo servizio”. Ancora non siamo riusciti ad avere copia del bilancio 2008, ma se l’azienda è in crisi, allora perché è stato acquistato un nuovo magazzino proprio per il settore della segnaletica in cui si vuole tagliare il personale?».
Pasqualino Piunti, ex vicesindaco, insiste sull’argomento: «La Multiservizi prima del 2001 era un carrozzone, noi l’abbiamo resa un’azienda operativa. Mi viene da pensare che l’atteggiamento di Gaspari derivi da un fatto di ordine personale e ciò non gli fa onore. Guardiamo piuttosto alle assunzioni clientelari e politiche fatte da lui dal 2006 in poi».

Andrea Assenti fa un passo indietro scendendo nel merito della storia dell’azienda municipalizzata. Oggi consigliere comunale del Pdl, dal 2004 al 2006 è stato consigliere di amministrazione Ams, nominato da Martinelli: «Nel periodo del mio mandato la Multiservizi acquistò 15 parcometri nuovi, potenziò tutti i settori dalla manutenzione delle caldaie a quella delle strade e della segnaletica. In quel periodo la municipalizzata aveva possibilità di svolgere lavori per conto di altri Comuni vicini, e li faceva. Gaspari questo lo sa bene. Parla di cattiva gestione? E allora cacci il consiglio di amministrazione, tolga l’incarico al presidente Salvatore Nico, che è stato riconfermato nel 2007 proprio da Gaspari. Se l’azienda andava male, perchè un anno fa è stata istituita la figura del direttore generale?».
Sulla stessa linea è Bruno Gabrielli, che insiste sulla riconferma di Nico ad opera di Gaspari, parla di «leggerezza nel parlare di licenziamenti» da parte di un primo cittadino che è stato sindacalista, e che sull’eventualità di richiami dalla Corte dei Conti per le perdite di bilancio della Ams ribatte: «Ora se la prende con gli operai, che tra l’altro lavorano con mezzi scadenti, ma la Corte dei Conti lo ha richiamato anche per l’alto numero di incarichi e consulenze esterne assegnate dalla sua amministrazione comunale».

Oggi la situazione normativa nazionale, ha ribadito il sindaco nella sua intervista a rivieraoggi.it, impedisce alla Multiservizi di avere appalti in altri Comuni. Il problema c’è, ha insistito il sindaco, e il personale appare sovradimensionato. La replica del Pdl su questo punto è unanime: «L’amministrazione studi un modo per risolvere questo problema evitando i licenziamenti, perchè tutti sono capaci di licenziare». Gabrielli suggerisce di assegnare alla Ams alcuni incarichi nel settore Lavori Pubblici ora affidati all’esterno, Vignoli invece parla della possibilità di cedere parte del capitale azionario a dei privati, in modo da eliminare il vincolo che restringe il campo d’azione della municipalizzata solo nel territorio sambenedettese.