SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con la consegna ai rappresentanti di ciascun Comune della Provincia di Ascoli Piceno di un dvd contenente immagini inedite delle bellezze del proprio territorio comunale, è stato presentato giovedì 14, presso la “sala del mare” della Provincia a San Benedetto, in via Mare, il progetto “Vita e colori dei 73 comuni”.

Si tratta di una delle ultime iniziative promosse dalla “vecchia” Provincia guidata da Massimo Rossi, e per bocca dello stesso presidente uscente «ha un valore anche simbolico: è il mio lascito agli amministratori, chiunque saranno, delle due nuove province. Spero che il lavoro di promozione del territorio che abbiamo fatto venga continuato, senza dover ricominciare ogni volta da capo. Dobbiamo essere convinti del valore dei nostri borghi, che non temono confronti: abbiamo storia, qualità della vita, enogastronomia. Grazie a queste immagini, che ci permettono di apprezzare aspetti del nostro territorio che neanche noi che ci viviamo conosciamo bene, sarà possibile non solo promuovere il turismo nel Piceno, ma lasciare anche un monito a chi governerà dopo di noi, affinché mantenga queste bellezze che ci sono state consegnate dai nostri padri. Negli ultimi 20 anni abbiamo consumato territorio come le regioni Lazio e Umbria messe insieme; è giusto fare opere nuove, ma servono dei limiti».

Cogliendo l’occasione, Rossi si è accomiatato dai rappresentanti dei Comuni del Fermano, ormai prossimi al distacco da Ascoli. L’assessore provinciale al turismo, Avelio Marini, da parte sua si augura «che le province di Ascoli e Fermo continuino a dialogare, e si apra un dialogo anche con la provincia di Teramo. Per me il “Grande Piceno” è qualcosa di più della sola provincia di Ascoli. Il turismo deve essere sempre più integrato tra mare, collina e montagna, che oltretutto nel nostro territorio sono molto vicini tra loro: non a caso siamo ai vertici nella Regione Marche, con 5 milioni di presenze annue».

Le 6000 immagini contenute nei dvd, realizzate dal fotografo Alberto Archini in due anni di lavoro, saranno liberamente utilizzabili dai Comuni per la propria promozione turistica, e da questi cedibili anche alle varie strutture ed enti turistici operanti sul territorio.