GROTTAMMARE – Dopo la partita con l’Elpidiense che ha chiuso il campionato del Grottammare già retrocesso in Eccellenza da una settimana, abbiamo raggiunto un tristissimo e desolato Pino Aniello responsabile dell’area tecnica biancoceleste, che nel suo ufficio scrutava il televideo per vedere gli ultimi verdetti del torneo.

«I numeri parlano chiaro e sono incontestabili – dice Aniello – Il nostro ciclo è finito ma non ci sto a subire solo critiche. Qualcosa di buono avremo fatto. Ora ci si lamenta ma per sei stagioni Pignotti senza nessuno che lo aiutasse ha portato il Grottammare in Serie D. Ha fatto un vero miracolo sportivo per una piccola realtà come questa senza nessun appoggio di autorità o imprenditori locali, per sei anni è andato avanti. Ha resistito con incassi modesti la domenica e che sono andati sempre più a calare. Da soli non si riesce a farcela. Mi assumo le mie responsabilità su questa stagione, ho sbagliato alcune mosse, mi aspettavo di più da alcuni uomini e dal mister. Però non dite che questa squadra non era all’altezza. Noi in passato rischiammo la retrocessione con in rosa nomi altisonanti».

Aniello ripercorre poi la storia dell’ultimo campionato, con l’iscrizione arrivata all’ultimo minuto proprio su suo suggerimento a Pignotti, la proposta di costruire una squadra di giovani e invece lo sforzo ulteriore del presidente che ha acquistato Di Falice, Cameli, Rulli, Langella (un problema fisico lo ha costretto a smettere di giocare dopo le prime due giornate), Maccagnan, il ritorno di Puglia e Adamoli, confermato il portiere Domanico, fatto arrivare giovani come Mauro e Nicolosi.

«Siamo anche stati sfortunati, bastavano 3 o 4 pareggi in più per centrare i play-out» commenta amaramente Aniello, che poi aggiunge: «Sono qui da 15 anni. Voi non sapete quanto dispiace a me e quanto io tenga al Grottammare non ho dormito per due notti. Dopo Morro d’Oro già volevo lasciare perchè vedevo che ormai non vi erano più speranze ma poi l’amicizia con Amedeo mi ha fatto proseguire. Voi non lo sapete ma noi prima della gara col Real Montecchio avevamo in mente di cambiare guida tecnica in caso di passo falso, per dare uno scossone ma poi la vittoria in rimonta ci fece cambiare idea. I ragazzi ci hanno provato fino al termine ad evitare questa retrocessione l’impegno non è mai mancato -Poi sembra lasciare la porta aperta ad un suo ripensamento – Ora vedremo la situazione, debbo parlare col presidente e capire cosa vuol fare».

«Se Pignotti non proseguirà chi verrà al suo posto? Io mi  auguro che riporti il Grottammare a questi livelli. Ma ne dubito con i tempi di oggi che questo possa di nuovo accadere». Il futuro è già qui.