SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La gestione di Rossi è stata più disastrosa del sisma in Abruzzo!». Con questa dichiarazione l’onorevole Remigio Ceroni ha etichettato cinque anni di amministrazione locale in mano alla sinistra, in occasione dell’incontro con simpatizzanti ed iscritti del Popolo della Libertà tenutosi presso la Sala Auditorium del Comune, venerdì sera. L’attacco ovviamente, non poteva che aggiungersi ad altri siluri via via inviati nel corso della serata, alla quale ha presenziato anche il candidato presidente provinciale Piero Celani.
A venti giorni dal voto, il confronto elettorale si fa quindi sempre più serrato ed i temi cardine su cui il Pdl intenderà battagliare, paiono essere definitivamente delineati.
Crisi occupazionale, casse dissestate e la famigerata “questione Fermo“: su questi campi il centrodestra ha deciso di giocare la propria partita.
«La prima delibera sulla nuova provincia di Fermo – ha aggiunto Ceroni – risale addirittura al 1989. La sinistra per vent’anni se n’è fregata e non si è preoccupata dell’insofferenza che covava nei cittadini. Non considero inoltre un caso che sette comuni di Pesaro oggi desiderino aggregarsi all’Emilia Romagna. Tutta colpa di Spacca e soci».
«Il Piceno – ha ammonito il consigliere regionale Vittorio Santori – si ritrova con una montagna di debiti ed un bilancio disastrato. Il numero dei nostri dirigenti provinciali è tre volte superiore a quello della provincia di Milano. In un territorio così distrutto, il Pdl è l’unica realtà possibile».
Non ci è andato giù tenero neanche Pasqualino Piunti, intento a puntare il dito sulla formazione delle liste avversarie: «Andate a consultare i candidati indicati da Mandozzi e Rossi e vi accorgerete che, a differenza nostra, nessuno ha osato metterci la faccia. Si sentono già sconfitti». Immancabile poi la stoccata finale: «Pensavo che peggio di Colonnella non si potesse fare. Mi sbagliavo!»
«Non sottovalutiamoli, la gara non è affatto vinta» ha replicato un po’ scaramanticamente Celani, prima di esporre la propria ricetta: «Chiediamo che la gente scelga un nuovo sistema di gestione sociale, culturale ed economico. Rossi ci lascia un dato di disoccupazione altissimo, soprattutto tra le donne. Il Presidente non ha mosso ciglio per evitare questa situazione, ma si è preoccupato di andare al capezzale delle aziende quando queste stavano già morendo. Dopo quindici anni di guida, la sinistra ha dimostrato la sua incapacità. E’ ora di cambiare».
Lascia un commento
Come si diceva una volta ma da considerarsi sempre attuale "LA VITA E' DURA DA CAMPARE"… ma non poco confortante arriva la politica del virtualismo dove il contrario di tutto ed il contrario di se stessi si ribaltano come un nulla fosse mai accaduto. Un candidato e vice annesso della pdl bocciati ambedue dai cittadini che dicono..peggio la sinistra non poteva fare… Ma,..forse non e' vero che il peggio sta sempre avanti?? Se questo e' vero teniamoci sti quattro guai!! Ma come si puo' paragonare il sisma abbruzzese con questioni politiche di pelosa interpretazione locale…! E' deprimente !! Ma come… Leggi il resto »
Allora sarò categorica anche io: se di disastroso nel piceno c’è qualcuno, quello è Celani. Sfiduciato da tutti quelli in precedenza in suo sostegno, con comune commissariato, parla tanto perchè ha la bocca. Chi dobbiamo ringraziare di questa bella provinciucola che abbiamo? Rossi? Ma se non ricordo male , da Fermo partirono macchine blu e pulmann per andare a Roma a supplicare di istituire la Provincia di Fermo (vedi dichiarazioni dello stesso Saturnino di Ruscio a Report). Berlusconi e congrega (della stessa partito di Celani, ma forse lui soffre di amnesia così come i suoi elettori..) prontamente fecero questo BEL… Leggi il resto »
Forse allora la gestione di Celani si può paragonare alla catstrofe di Chernobil…
Qualcuno ha ricordato a Celani che la neoprovincia di fermo è frutto del suo partito?
Sulla questione dell'istituzione della Provincia di Fermo, vi invito a leggere (chi ne ha tempo) l'intervento di Graziella Mascia, capogruppo di Rifondazione, al momento dell'approvazione della legge da parte della Camera. Rifondazione fu l'unico partito a non votare favorevolmente, scegliendo di astenersi per rispetto dei consigli comunali che chiesero la nuova provincia, ma anche rivendicando un ruolo diverso delle istituzioni. Vi incollo il testo integrale; vi invito a cercare sui siti di Camera e Senato gli interventi dei vari deputati e senatori di allora. E' un pò laborioso, ma ne vale la pena; altrimenti, poi, in campagna elettorale chiunque dice… Leggi il resto »
sarà pure un criterio sbagliato, sarà la sinistra ipermasochista con tutte queste lotte intestine, ma vedendo all'opera dall'alto in basso il PdL e soprattutto la loro adozione del metodo del Capo (insultare, dire poi smentire, dare del comunista a chiunque la pensi in modo diverso o sia un pò originale, parlare a vanvera senza pudore, negare l'evidenza dei fatti – come nel caso dell'istituzione della provincia di Fermo), sarà tutto quello che vi pare, ma io, fazioso geneticamente, con la memoria lunga e sempre resistente nonostante la marea montante, FARO' L'ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE MI DICE IL PDL, anche… Leggi il resto »
A parte tutto, (e non è un offesa)… ma me ne frego di lui, ha il grugno da vero ascolano
Le accuse che la destra rivolge all'attuale governo provinciale (numero dei dirigenti, disinvoltura nelle spese e così via) sembrano molto più appropriate alla precedente gestione Colonnella.